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L’economia italiana non va più bene e torna a preoccupare l’Europa: l’analisi del Financial Times

Secondo la rivista inglese la guerra in Ucraina sta fiaccando molto la nostra economia, riducendo le prospettive di crescita e rischiando di vanificare l’utilizzo dei fondi del Pnrr.
A cura di Giacomo Andreoli
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Un'economia in rallentamento, con un debito ancora altissimo e un'inflazione alle stelle, in attesa dell'aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea da luglio. È questo il quadro fosco dipinto dal Financial Times in una lunga analisi sulla situazione finanziaria italiana. Secondo la rivista inglese viste le difficoltà derivanti dalla guerra, unite al secondo rapporto debito/Pil più alto nel Continente e al più alto deficit pubblico tra le economie dell'Eurozona, rendono la posizione dell'Italia "precaria". Giudizio, secondo i giornalisti economici della testata, condiviso anche dai mercati, che sarebbero pessimisti sulle prospettive del nostro Paese.

Si mette poi in evidenza la crescita dello spread tra i rendimenti dei titoli decennali italiani e quelli tedeschi nelle ultime settimane, con il balzo più ampio dalle prime fasi della pandemia (di circa 2 punti percentuali, arrivando oggi a un valore di circa 202). Gli analisti del Financial Times sottolineano che l'Italia ha avviato un percorso di "crescita sostenuta e di riforme strutturali, sostenute dalla leadership sicura del premier Mario Draghi", con uno sforzo "per innalzare le prospettive di crescita a lungo termine, anche grazie al Pnrr", ma sottolineano anche che un forte rallentamento della crescita "solleverebbe dubbi sul deficit" (quest'anno previsto in calo dal 7,2% al 5,6%).

A rendere pessimista chi giudica il nostro Paese è la forte dipendenza dall'energia russa, che ci rende "vulnerabili al conflitto in Ucraina", mentre la nazione "diventa sempre più povera". L'economista Lucrezia Reichlin, che insegna alla London Business School, ha aggiunto poi alla rivista che "la possibile recessione nel 2022 è un'aspettativa di molti".

In questa situazione la luce rimane il forte investimento dell'Unione europea nella crescita, con il Financial Times che ricorda anche come gli italiani abbiano accumulato risparmi ingenti durante il periodo di lockdown. Tuttavia ora questo impatto positivo "è destinato a svanire" per le condizioni di crisi vigenti.

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