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Fiat: sciolta la newco di Pomigliano, si torna alla società unica (VIDEO)

Il passaggio di Fabbrica Italia a Fiat Group Automobiles avverrà dal primo marzo. Per i vertici del Lingotto in questo modo sarà una più facile ricollocare gli operai ancora in cassa integrazione.
A cura di Antonio Palma
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Fiat: sciolta la newco di Pomigliano, si torna alla società unica

Con una lettera inviata alle segreterie nazionali e territoriali dei sindacati e ai rappresentanti degli operai dello stabilimento campano, la Fiat ha annunciato lo scioglimento della newco di Pomigliano e il trasferimento di Fabbrica Italia Pomigliano a Fiat Group Automobiles dal primo marzo 2013. Dal mese prossimo dunque tutti i rapporti di lavoro degli operai e le attività produttive di Pomigliano torneranno alla vecchia società Fiat. Secondo i vertici del Lingotto la mossa fa parte del processo di razionalizzazione societaria già in corso da parte di Fiat e "rappresenta una più forte garanzia di ricollocazione, quando le condizioni di mercato lo consentiranno, per quei lavoratori di Fiat Group Automobiles dello stabilimento ancora in Cassa Integrazione". Per la Fiat infatti sono ormai superate quelle esigenze organizzative e industriali che avevano condotto nel 2010alla costituzione della nuova società dedicata all'investimento relativo alla Nuova Panda.

"La costituzione nel 2010 di Fabbrica Italia Pomigliano aveva consentito al progetto di beneficiare di nuove regole organizzative e gestionali, concordate con tutti i sindacati ad eccezione della Fiom" si legge in una nota ufficiale di Fiat- Chrysler, ma "a seguito della successiva uscita di Fiat dal sistema confindustriale, il 13 dicembre 2011 è stato sottoscritto un contratto collettivo autonomo, il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL), che ha esteso il modello contrattuale di Fabbrica Italia Pomigliano a tutte le aziende Fiat" quindi era naturale il nuovo passaggio di tutti i lavoratori sotto un unico soggetto societario.

Soddisfatto il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinano Uliano, perche la decisione "darà la possibilità di andare oltre la scadenza della cassa integrazione prevista per luglio 2013". "Le ben note difficoltà del mercato dell'auto, non ci avrebbero consentito la ricollocazione di tutti i lavoratori entro quella data, con la conseguenza di un rischio drammatico per i 1400 lavoratori in cassa integrazione" ha spiegato ancora Uliano aggiungendo che in questo modo invece ci sarà più flessibilità nella gestione dei rientri di tutti i lavoratori e più tempo a disposizione per completare il percorso della piena occupazione.

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