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Covid 19

Coronavirus, nel secondo decreto economico tasse più basse e assunzione di nuovi medici

Il governo sta predisponendo in questi giorni le linee guida su cui basare il secondo decreto economico per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Il provvedimento, da 3,6 miliardi di euro in deficit, dovrebbe prevedere lo stanziamento di risorse per assumere nuovi medici e infermieri. Inoltre, si dovrebbe introdurre uno sconto sulle tasse per le aziende e i lavoratori autonomi penalizzati dall’epidemia, con indennizzi sotto forma di credito d’imposta.
A cura di Stefano Rizzuti
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All’Italia serve “una terapia d’urto” sul piano economico, per dirla come il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E l’inizio della terapia è previsto con il secondo decreto economico sull'emergenza Coronavirus che il governo dovrebbe varare nei prossimi giorni. L’esecutivo è alle prese con le linee guida da seguire per impostare il provvedimento. Che poi potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri venerdì o la prossima settimana. Pur essendo previsto un Cdm già per la mattinata di giovedì, ma che non dovrebbe comunque prevedere il varo del decreto. La cifra da stanziare è di 3,6 miliardi, secondo le indicazioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Tutta in deficit, con un aumento dello 0,2% che dovrebbe essere autorizzato dal Parlamento nei prossimi giorni. L’Ue, intanto, ha già fatto capire che non ci saranno problemi a concedere la flessibilità prevista per casi emergenziali come quello del Coronavirus.

Il governo starebbe pensando anche a un terzo provvedimento economico per rilanciare gli investimenti: tema preannunciato durante l’incontro con le parti sociali. Intanto il secondo decreto dovrebbe prevedere il sostegno alle imprese anche al di fuori della zona rossa, con aiuti riguardanti tutto il territorio nazionale. L’idea sembra quella di prevedere una gradualità degli interventi sulla base delle zone, secondo quanto riporta il Corriere anticipando alcuni dei contenuti del decreto. L’aiuto dovrebbe essere offerto soprattutto ai settori più colpiti come quelli del turismo, della logistica e dei trasporti.

Cosa prevede il secondo decreto economico sul Coronavirus

Nel decreto dovrebbero essere inserite misure riguardanti le imprese ma anche i lavoratori. Si parte dall’estensione della casa integrazione in deroga, finora prevista solo per le zone rosse. Dovrebbe essere aumentato il fondo di garanzia per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di puntare sul sostegno all’export e agli investimenti. Si prevedono poi indennizzi per le aziende e i lavoratori autonomi che hanno subito danni rilevanti a causa dell’epidemia di Coronavirus. Va, ovviamente, stabilita la soglia da considerare: per ora si parla di un calo del fatturato del 25%. Gli aiuti dovrebbero arrivare sotto forma di credito d’imposta, ovvero con uno sconto sulle tasse. Infine non mancheranno risorse per il sistema sanitario: l’ipotesi quasi certa, al momento, è quella di prevedere finanziamenti per l’assunzione di nuovi medici e infermieri.

Coronavirus, le tappe di avvicinamento al decreto

Gli incontri di avvicinamento al decreto intanto proseguono. Ieri gli esponenti del governo hanno incontrato le associazioni imprenditoriali e i sindacati. I ministeri che lavorano maggiormente sul dossier sono quelli dell’Economia, dei Trasporti e dei Beni culturali. Le riunioni vanno avanti anche oggi: Conte incontrerà anche i capi delegazione della maggioranza, prima di un vertice tra il presidente del Consiglio e le parti sociali previsto per domani. Giovedì mattina ci sarà il Consiglio dei ministri, ma probabilmente non chiuderà la partita del decreto. Il ministro Gualtieri, intanto, seguirà in teleconferenza sia i lavori del G7 di oggi che quelli dell’Eurogruppo di domani, con l’obiettivo di chiedere un piano europeo e globale per affrontare l’emergenza Coronavirus.

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