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Dopo Famiglia Cristiana, anche Avvenire attacca Matteo Salvini: “I rom non sono parassiti, un ministro non può parlare così”

“Lascia perplessi il linguaggio di un importante ministro della Repubblica a proposito di una minoranza variegata presente in Italia da tempo, quella dei rom: parlare come ha fatto Salvini di 30.000 persone che si ostinano a vivere nella illegalità, definendole ‘sacca parassitaria’, suona pregiudiziale verso una intera comunità, oltre che non corrispondente alla realtà”, scrive su Avvenire il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.
A cura di Charlotte Matteini
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Dopo Famiglia Cristiana, il settimanale di ispirazione cattolica che ieri ha diffuso una copertina dedicata al ministro dell'Interno intitolata "Vade retro Salvini" – molto critica nei confronti delle politiche migratorie e di chiusura dei confini marittimi attuate dal capo del Viminale, nella giornata di oggi anche il quotidiano della Cei, Avvenire, critica le posizioni di Salvini e lo attacca. "Ma nessun uomo è mai un parassita" è il titolo dell'editoriale pubblicato in prima pagina a firma del presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo.

Nel pezzo, Impagliazzo critica le posizioni di Matteo Salvini sui rom e scrive: "Lascia perplessi il linguaggio di un importante ministro della Repubblica a proposito di una minoranza variegata presente in Italia da tempo, quella dei rom: parlare come ha fatto Salvini di 30.000 persone che si ostinano a vivere nella illegalità, definendole ‘sacca parassitaria', suona pregiudiziale verso una intera comunità, oltre che non corrispondente alla realtà".

Impagliazzo sottolinea inoltre che "le parole sono importanti, hanno un valore e un peso. Se si tratta di personaggi pubblici, addirittura di figure istituzionali, l'uso delle parole è ancora più delicato perché vengono diffuse, amplificate, giungono alle orecchie di un pubblico vasto. Queste parole possono influenzare le opinioni pubbliche e spesso sono dette proprio a questo scopo".

Il presidente della Comunità di Sant'Egidio ricorda infine che "la definizione ‘parassiti' è stata utilizzata per gli ebrei e chi conosce la Storia sa che da questa e altre definizioni si è passati a emarginare e poi considerare nemica quella minoranza, con le conseguenze tragiche che sappiamo. Dove ci sono problemi di illegalità, li si affronti come prevede la legge".

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