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Donald Trump invia sottomarino nucleare in Corea del Nord

Gli Stati Uniti hanno inviato in Corea del Sud il sommergibile nucleare Uss Michigan: il sottomarino è arrivato nelle prime ore di stamani nel porto di Busa, in concomitanza con il giorno in cui Pyongyang festeggia gli 85 anni della fondazione dell’esercito, il Korean People’s Army (Kpa).
A cura di Davide Falcioni
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Resta elevata la tensione tra Stati Uniti e Corea del nord dopo la decisione da parte dell'amministrazione di Donald Trump di inviare in zona il sommergibile nucleare Uss Michigan: il sottomarino è arrivato nelle prime ore di stamani nel porto di Busa, in Corea del Sud, in concomitanza con il giorno in cui Pyongyang festeggia gli 85 anni della fondazione dell'esercito, il Korean People's Army (Kpa).  L'Uss Michigan, armato con missili tattici a lunga gittata, anticipa di qualche giorno l'arrivo nella stessa zona della portaerei Uss Carl Vinson, ennesima decisione di Washington finalizzata a dimostrare la propria forza alla Corea del Nord.

Il paese guidato dal giovane Kim Yong Un è dunque di fatto accerchiato: oltre agli Stati Uniti, infatti, deve fare i conti anche con le pressioni di Corea del Sud e Giappone, paesi che hanno concordato sulla necessità di alzare il livello di allerta su Pyongyang per prevenire ulteriori provocazioni, nell'ambito delle ipotesi di un nuovo test nucleare o di un lancio di missile nel giorno dei festeggiamenti della fondazione delle Forze armate (Kpa). Ad annunciarlo è stato Kim Hong-kyun, inviato speciale di Seul sulle vicende del Nord, dopo l'incontro avuto a Tokyo con le altre due controparti.

Anche la Cina, naturalmente, gioca un ruolo decisivo nel braccio di ferro in atto: "Abbiamo concordato di massimizzare la pressione sulla Corea del Nord con l'imposizione di misure punitive che siano insostenibili se Pyongyang continua con altre provocazioni nonostante i nostri avvertimenti", ha rilevato Kim, secondo cui il ruolo di Pechino e Mosca è cruciale per l'effettivo pressing nel percorso verso la denuclearizzazione della penisola. In tal senso, l'approccio della Cina si è finora dimostrato molto cooperativo. "Continueremo a lavorare molto da vicino con la Cina con cui abbiamo convenuto che coordineremo tutte le azioni diplomatiche, militari ed economiche relative a Pyongyang", ha spiegato Joseph Yun, inviato Usa speciale per le politiche nordcoreane.

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