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D’Alema mette le mani avanti: “Non darò indicazioni a Cuperlo”

D’Alema anticipa: “Prendo atto del risultato delle primarie e non animerò correnti”. Nessuno scontro interno con Renzi, dunque?
A cura di Redazione
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Era uno degli obiettivi di Matteo Renzi, uno di quelli finiti al centro della sua campagna di rinnovamento fin dai tempi della rottamazione e il "principale esponente" di quell'apparato contro il quale si era levata la polemica dei renziani. Ora dunque, per Massimo D'Alema è il tempo di incassare il duro responso delle urne, con oltre 1,5 milioni di cittadini che hanno scelto Matteo Renzi e snobbato Gianni Cuperlo, sostenuto dai vecchi dirigenti "bersaniani" e appunto dalemiani. E il "lider Massimo" nella sua analisi del voto, per il momento affidata a qualche battuta con i giornalisti dell'Ansa, parte proprio da una "presa d'atto" del risultato delle urne e spiega: "La battaglia politica si fa quando c'è il congresso. Ho fatto una battaglia congressuale a suo sostegno perché lo ritenevo il migliore candidato possibile, prendo atto del risultato".

Poi un passaggio significativo che chiarisce le sue prossime mosse: "Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma non io non non ho intenzione di animare correnti e non ho il compito di dare direttive a Cuperlo". Insomma, è finito il tempo della lotta fra fazioni all'interno del Partito Democratico?

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