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New York, dopo 63 anni restituisce il libro in prestito alla biblioteca: “Scusate il ritardo”

Una docente di letteratura inglese, all’epoca una bambina di dieci anni, ha restituito la copia di un libro preso in prestito nel 1957 e che per tutta la vita non ha trovato il coraggio di restituire alla Queen Public Library. Aggiungendovi una donazione di 500 dollari a copertura delle tasse non pagate negli ultimi 63 anni.
A cura di Redazione Cultura
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Conservare un libro per 63 anni e poi trovare il coraggio di restituirlo. È successo alla Queens Public Library ad Auburndale, New York. Una copertina rigida un po' datata di un libro per bambini è arrivata di recente nell'ufficio della biblioteca pubblica del Queens. Il titolo del volume era "Ol ‘Paul, the Mighty Logger" di Glen Rounds, una raccolta di racconti di Paul Bunyan. Confrontando la data di inizio prestito e quella di restituzione, i bibliotecari si sono accorti che il ritardo sulla consegna era di 23mila giorni.

A prendere quel libro in prestito dalla biblioteca pubblica, infatti, riferisce il New York Times, una docente di letteratura inglese del Winsconsin, Betty Diamond, che nel 1957 era appena una bambina di dieci anni. All'epoca aveva chiesto il libro alla biblioteca pubblica per alimentare il fuoco della passione per la lettura, ma in seguito si era dimenticato di restituirlo e lo aveva portato con sé di trasloco in trasloco, di scatolone in scatolone. Per lunghi 63 anni.

Da ragazza, dopo essersi accorta della mancata restituzione, Betty si era "vergognata troppo di andare in biblioteca con un libro in ritardo", ha ricordato. Così, Ol ‘Paul finì per rimanere con lei mentre cresceva, stabilendo una carriera nel mondo accademico e stabilendosi nel Midwest. Oggi, in piena pandemia, ha trovato il coraggio di restituirlo.

Il gesto della donna è stato particolarmente apprezzato dai bibliotecari, anche perché lo ha restituito insieme a una donazione di 500 dollari alla Queens Public Library, così da coprire abbondantemente le tasse in ritardo per questi 63 anni di latitanza. "Ho una grande passione per i libri e li considero davvero con onore", ha dichiarato infine la signora Diamond al New York Times.

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