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Nasce a Milano il “Design Film Festival”: il cinema racconta l’architettura e i suoi protagonisti

Nel corso del prossimo weekend Milano ospita la prima edizione del “Design Film Festival”, un’iniziativa che promuove l’architettura e il design attraverso venti pellicole provenienti da tutto il mondo.
A cura di Andrea Esposito
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A Milano nasce quest’anno un festival cinematografico dedicato all’architettura e al design: si chiama Milano Design Film Festival e debutterà sul grande schermo del cinema Apollo, alle spalle di Piazza del Duomo, giovedì 3 ottobre.

L’idea di questo festival nasce nel 2012 durante la scorsa edizione di Biennale Architettura quando Antonella Dedini, fondatrice di MiCue Milano Design e anima dell’evento, incontra casualmente alcuni rappresentanti della fondazione americana no-profit Design Onscreen, un’istituzione che promuove e restaura film su architettura e design e che proprio a Venezia cura una rassegna cinematografica molto raffinata.

Tra una chiacchiera e l’altra salta fuori la volontà di organizzare nella capitale italiana del design – che gode tutt’oggi di grande prestigio internazionale – un festival di film che hanno come tema principale la progettazione e i suoi protagonisti. Tornata a Milano, la Dedini si mette subito al lavoro e coinvolge nell’iniziativa il Comune, alcune aziende, degli sponsor e un manipolo di volontari (speriamo con rimborso!).

Dopodiché apre un sito web per la selezione dei film ricevendo un numero enorme di proposte provenienti da ogni parte del mondo. Ed è così che in pochi mesi mette in piedi un programma che consta di ben venti titoli (molti inediti in Italia), ciascuno dei quali è accompagnato da incontri con designer, architetti, registi e docenti italiani e internazionali.

Tra i film più interessanti segnaliamo, nella giornata inaugurale, “16 Acres” (2012) di Richard Hankin, sul progetto di ricostruzione di Ground Zero; il giorno seguente “Diller Scofidio + Renfro: Reimagining Lincoln Center and the High Line”, su uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana degli ultimi anni, l’High Line di New York. Sabato, in prima italiana, l’omaggio a “Milton Glaser: To Inform and Delight”, quello, per intenderci, del celeberrimo logo “I love NY” e dei poster di Bob Dylan, autentiche icone degli anni ’60-’70. Ma ci sono anche film dedicati a Charles e Ray Eames, a Philip Johnson, a Carlo Scarpa.

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La cosa più interessante, però, è che in futuro il Festival si pone l’obiettivo di realizzare documentari ad hoc andando a scavare negli archivi aziendali e nei centri di ricerca nostrani per valorizzare il meglio della progettazione Made in Italy. Un modo per raccontare a un pubblico più vasto la “cultura del progetto” italiana e far luce sull’enorme serbatoio di creatività e competenze che aspettano solo di essere scoperte. L’accesso è gratuito e, soprattutto per gli appassionati, la partecipazione è dovuta.

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