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Morto Quino, addio a 88 anni al fumettista che inventò Mafalda

Addio a Quino, il papà di Mafalda. Il celebre fumettista argentino è deceduto oggi a 88 anni esattamente 46 anni dopo la prima striscia del personaggio che ho la reso celebre. Nel 1973, dopo dieci anni di strisce con il suo personaggio più famoso, dichiarò di esserne stufo e smise di disegnarla.
A cura di Redazione Cultura
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Addio a Joaquín Salvador Lavado Tejón, famoso con il nome d’arte di Quino. Era il papà di Mafalda, la bimba protagonista della striscia omonima, personaggio famoso in tutto il mondo. Il fumettista argentino è morto oggi a Buenos Aires all’età di 88 anni, esattamente 46 anni dopo la prima striscia del personaggio che ho la reso celebre. Non sono ancora note le cause della morte del celebre fumettista. Quino era nato a Mendoza, in Argentina, nel 1932. Dopo aver studiato all’accademia di belle arti, nel 1949 intraprese la carriera nel fumetto. La sua prima pubblicazione risale al 1954. Dieci anni dopo, nel 1964, giunse al successo internazionale con Mafalda.

Quino, l'inventore di Mafalda è morto

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Per il nome di Mafalda Quino si ispirò a una bambina del romanzo argentino "Dar la cara", di David Viñas. Il personaggio nacque in seguito a una committenza pubblicitaria, da parte dell’azienda di elettrodomestici Siam di Tiella, ma il progetto naufragò, dopodiché fu proposto alla rivista Leoplán, dove debuttò. Nel 1964, Mafalda cominciò a muovere i primi passi, seguita da milioni di lettori.

La fine di Mafalda, Quino: "Sono stufo"

Nel 1973, dopo dieci anni di pubblicazioni, Quino smise di disegnare la sua eroina, diventando però un disegnatore infaticabile:

Ad un certo punto mi sono veramente stancato. Non ce la facevo più a dire tutto quello che non andava, a passare il mio tempo in un continuo atteggiamento di denuncia. Il momento in cui ho deciso di mettere fine alle sue avventure, è coinciso poi con l’inizio di un periodo nero per l’Argentina. Quello dei sequestri, delle sparizioni, della dittatura. Il regime militare ha rafforzato la censura. Anche volendo, non avrei mai potuto continuare.

Così la ragazzina di 6 anni, che odiava la minestra, uscì di scena dalle strisce, ma non dall'immaginario popolare. Soprattutto in Sudamerica ed Europa. Divenne anche protagonista di un film. La sua caratteristica era quella di una bambina con i suoi anni, ma capace di giudizi e pensieri da vera adulta, dotata di grande profondità, è eternamente scontenta del mondo attorno. Si interessa dei problemi del mondo, come la guerra del Vietnam, la fame o il razzismo.

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