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Insegnare la filosofia ai bambini è possibile: ecco 5 libri che lo dimostrano

Spiegare la filosofia ai più piccoli sembra essere una sfida ardua: ecco 5 libri che, con semplicità e leggerezza, affrontano questa difficile materia e la rendono alla portata di tutti.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Fanciullo che legge Cicerone", Vincenzo Foppa (1464), Wallace Collection, Londra
"Fanciullo che legge Cicerone", Vincenzo Foppa (1464), Wallace Collection, Londra

La filosofia si sa, è una materia complessa: Platone, Cartesio, Hobbes e Kant sono stati e continuano ad essere gli spauracchi di migliaia di studenti liceali. Ma è possibile spiegare la filosofia anche ai più piccoli? C'è chi sostiene che questa materia sia troppo difficile per essere data in pasto ai bambini. In realtà, sono proprio loro gli alunni migliori: privi di sovrastrutture ideologiche, capaci di meravigliarsi del mondo che li circonda e bravissimi a chiedersi i perché di qualsiasi cosa. Sono loro, in fondo, i veri filosofi. Quindi perché non dedicare dei libri anche a loro? Molte case editrici propongono vere e proprie collane filosofiche per i più piccoli, e molti autori hanno consacrato la loro esperienza all'insegnamento dei “perché” della vita ai bambini: ecco 5 proposte filosofiche per i più piccoli.

1. Il taccuino di Simone Weil (rueBallu edizioni)

Potrebbe sembrare impossibile riuscire a parlare ai ragazzi di un personaggio complesso e indecifrabile come Simone Weil. Ma Guia Risari e Pia Valentinis ci riescono con una sensibilità e un'accuratezza storica fuori dal comune: "Il taccuino di Simone Weil" ripercorre la vita della filosofa immaginando che sia lei a parlare attraverso un diario, durante il ricovero in un ospedale di Londra, nel 1943. L’Italia, la fuga da Parigi invasa dai tedeschi, gli Stati Uniti, ma anche l'esperienza della Guerra di Spagna: attraverso le illustrazioni della Valentinis i piccoli lettori si trovano ad attraversare una parte importante della storia del Novecento, attraverso una delle voci simbolo del secolo scorso.

Sono in quest'ospedale da tre settimane. Tubercolosi, dicono. Grave indebolimento. Ma so io cos'è davvero: mi sento impotente. Ormai la guerra sta finendo, ma non l'odio e la violenza che ha generato. Io non ho potuto farci molto – solo pensare, ospitare qualcuno, sollevare proteste – e nemmeno ora posso contribuire un granché. In queste condizioni, allora, mi chiedo che senso abbia. Se uno non può rendersi utile, dove la trova la forza per andare avanti?

Pubblicato nel 2014 dall'editore palermitano rueBallu, nella collana "Jeunesse ottopiù", "Il taccuino di Simone Weil" ha ottenuto ottime recensioni da "L'indice dei libri del mese", dall'Annuario dei libri per l'infanzia 2014 e dal blog filosofico "La botte di Diogene", oltre a vincere il Premio Andersen 2016 come miglior progetto editoriale, "per la capacità di esplorare i linguaggi della musica, della poesia e più in generale dell'arte, attraverso narrazioni empatiche e coinvolgenti, lontane da intenti didascalici, ma capaci di suscitare reale curiosità".

2. Il libro dell'amore e dell'amicizia (ISBN Edizioni)

Con ISBN il filosofo francese Oscar Brenifier ha già pubblicato numerosi testi dedicati ai pensatori più piccoli, come "Il concetto di Dio", "Il senso della vita" e "Il libro dei grandi contrari filosofici. Pensare è fichissimo!", tutti accompagnati dalle illustrazioni del disegnatore Jacques Despré. Amore e amicizia sono due dei concetti forse più complessi sui quali l'uomo s'interroga da secoli. Definirli non è semplice, parlarne ai ragazzi ancora meno. Ma Brenifier ci riesce in modo semplice e diretto: spiegando cioè che non può esistere un'unica risposta alle grandi domande della vita, e non c'è un solo modo di pensare. In "Il libro dell'amore e dell'amicizia" s'incontrano dodici idee diverse di cosa significa amare, ognuna con il suo contrario:

Alcuni pensano che l'amicizia nasca in un attimo, e che si possa essere amici un giorno e non più l'indomani. (…) Altri pensano che l'amicizia si costruisca col tempo, che sia fatta per durare e sia solida come la roccia.

3. Il simposio di Spallone (La Nuova Frontiera)

La Nuova Frontiera è un'eccellenza nel panorama letterario per ragazzi. La sua collana interamente dedicata ai più piccoli propone interessantissimi titoli filosofici per spiegare ai più piccoli, con disegni, giochi di parole e storie appassionanti, i grandi nomi della filosofia, dai presocratici a Platone, fino ad arrivare a Hobbes e Locke. Uno dei titoli da segnalare è senz'altro "Il Simposio di Spallone", di Emiliano Di Marco e Massimo Bacchini, che rivisitano in chiave ironica e originale il celeberrimo "Simposio" di Platone. Durante la lezione, Spallone nota che il suo maestro Socrate è stranamente distratto e diverso dal solito. Insospettito, decide di investigare e scopre che Socrate era scappato di casa per partecipare alla cena del suo caro amico Agatone. Colto sul fatto, Socrate non può che spiegare a Spallone che si tratta di un evento speciale, un simposio, in cui oltre a mangiare e bere si parlerà "della cosa più importante di tutte".

4. La caverna misteriosa (La Nuova Frontiera)

"Una caverna buia e profonda di cui tutti hanno paura, da cui provengono grida inquietanti e rumori sinistri… Un mistero che nessuno ha il coraggio di risolvere e che si trova nascosto nel profondo della terra…". Un'altra sfida per il protagonista Spallone, personaggio ricorrente nella collana filosofica de La Nuova Frontiera Junior, che stavolta si avventura nei meandri di uno dei miti più celebri ed affascinanti della letteratura filosofica occidentale: il mito della caverna. Alla fine del suo viaggio Spallone si troverà a dover affrontare il problema più grande di tutti: come si può pensare con la propria testa, senza farsi condizionare dagli altri e senza restare solo?

5. La Filosofia è una cosa pensierosa (ed. Morlacchi)

Il libro di Rita Nutarelli e Walter Pilini non si può definire una lettura per ragazzi, ma entra di diritto nella lista in quanto è una delle testimonianze più interessanti di cosa può accadere quando gli interrogativi filosofici incontrano la fantasia smisurata dei bambini. "La Filosofia è una cosa pensierosa" raccoglie le voci dei bambini che per due anni hanno "studiato" filosofia presso la scuola elementare di Chiugiana. Viene raccontato un esperimento tentato in molte altre scuole primarie d'Italia, e ci trova dinanzi la semplicità disarmante dei più piccoli, che con coraggio si pongono le stesse domande che si ponevano i primi filosofi greci: come nasce il mondo? Cos'è la felicità? E l’arte? Che cosa significa sognare? Chi è Dio? E soprattutto, cos'è la filosofia? "Io penso che la filosofia sia una cosa pensierosa", risponde ovviamente una bambina.

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