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Da Bruegel a Picasso, il Carnevale nella storia dell’arte

Il Carnevale ha origini antichissime che lo legano ai grandi riti pagani come le dionisiache greche o i saturnali romani. Un periodo di rinnovamento simbolico, un evento che collega sacro e profano e che ha caratterizzato l’arte di numerosi pittori dal Rinascimento all’età moderna. In occasione dell’approssimarsi del Carnevale, ecco cinque dipinti imperdibili che richiamano la famosa festività.
A cura di Federica D'Alfonso
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Festività cattolica, il Carnevale ha origini antichissime che lo legano ai grandi riti pagani come le dionisiache greche o i saturnali romani. Un periodo di rinnovamento simbolico, un evento che collega sacro e profano e che ha caratterizzato l'arte di numerosi pittori dal Rinascimento all'età moderna. Le maschere della Commedia dell’Arte italiana, tradizionalmente associate a questa festività, ebbero notevole popolarità in ambiente europeo. Ciò che ha interessato artisti come Picasso, ma anche Cezanne o Juan Gris, sono state le maschere e la tipologia di soggetti da esse rappresentate. Picasso ha dipinto numerosissimi Arlecchini, mentre Mirò attraverso la simbologia carnevalesca ha costruito una riflessione profonda sull'uomo. In occasione dell'approssimarsi del Carnevale, ecco cinque dipinti imperdibili che richiamano la famosa festività.

1. Il carnevale di Arlecchino

Joan-Miro, Carnevael di Arlecchino,1925
Joan-Miro, Carnevael di Arlecchino,1925

Tutto per Jean Mirò aveva una vita segreta, gli interessava immaginare e raccontare, rappresentare quello che gli altri non consideravano: questa tela, significativa in tal senso, viene esposta per la prima volta nel giugno del 1925 in una mostra organizzata da Andrè Breton alla Galerie Fierre. Il dipinto ha uno straordinario legame con il simbolismo Novecentesco, ma anche con uno dei pittori più affascinanti del Medioevo, Hieronimus Bosch: la disposizione libera delle figure all’interno della composizione ricorda infatti i dipinti del secolo XV che pare Mirò avesse avuto modo di osservare al Louvre. Nel 1938 Mirò, rievocando questa opera, chiarisce quelli che sono i suoi elementi caratterizzanti: la scala indica la fuga dal mondo e l’evasione, gli animali sono quelli che amava e di cui sempre si circondava, il gatto colorato, ad esempio, è un omaggio a quello che aveva sempre con sé quando dipingeva; la sfera nera sulla destra del dipinto simboleggia il globo terrestre, il triangolo che appare dalla finestra evoca la Tour Eiffel e Parigi dove risiedeva in quegli anni.

2. Lotta tra Carnevale e Quaresima

Lotta tra Carnevale e Quaresima, Pieter Bruegel
Lotta tra Carnevale e Quaresima, Pieter Bruegel

Firmata in basso con il nome "Bruegel 1559", La lotta tra Carnevale e Quaresima è conservata a Vienna, nel Kunsthistorisches Museum. Si tratta di una sorta di battaglia simbolica in una affollatissima piazza; a sinistra il pittore Pieter Bruegel rappresenta i personaggi del Carnevale, mentre sul lato destro quelli della Quaresima. Il Carnevale, simbolo di grandi bagordi e festa, viene rappresentato come un grasso uomo che golosamente mangia delle pietanze a cavallo di un barile spinto da uomini mascherati mentre la sua rivale, la Quaresima, fatta di digiuni, preghiere e voti religiosi è raffigurata come una donna smunta e pallida.

3. Martedì Grasso

Paul Cézanne, Marted' grasso, 1888
Paul Cézanne, Marted' grasso, 1888

Conosciuto anche come Pierrot and Harlequin, l'opera di Paul Cezanne è conservata nel Museo Puškin di Mosca. Cézanne ritrae il figlio Paul con un amico vestiti da Pierrot e Arlecchino.

4. Arlecchino con Chitarra

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Juan Gris, nome d'arte di José Victoriano González, fu uno dei più rappresentativi artisti cubisti del primo Novecento. Nel 1906 si trasferì a Parigi, entrando in contatto con gli artisti più importanti del tempo, tra cui Henri Matisse, Georges Braque, Fernand Léger e Amedeo Modigliani. Fu proprio a Parigi che conobbe il suo connazionale Pablo Picasso, di cui divenne amico e di cui seguì l'esempio: già le opere del 1910 mostrano un chiaro interesse per il cubismo, che si rafforza nei lavori degli anni seguenti, fino ad arrivare ad uno stile cubista analitico nel 1912. Il periodo più maturo è quello degli anni Venti, e il suo Arlecchino fu dipinto nel 1919, molto vicino al cubismo sintetico.

5. Paulo vestito da Arlecchino

Pablo Picasso, Paulo vestito da Arlecchino
Pablo Picasso, Paulo vestito da Arlecchino

Picasso realizza, nella sua lunga carriera, molti dipinti con Arlecchino. L’artista è sempre stato notoriamente molto vicino all’immagine del saltimbanco e delle maschere, simboli del proprio stato d’animo e della solidarietà con gli emarginati, i diseredati e gli afflitti. A partire dagli anni '15 '17 Picasso dipinge molti soggetti carnevaleschi e circensi: fra questi, un'opera all’apparenza incompiuta del 1924 in cui con una grande e delicata precisione nei dettagli che esprimono anche grande tenerezza, è raffigurato il figlio di Picasso Paul che fa da modello con indosso un grazioso costume carnevalesco di Arlecchino.

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