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I Ricchi e Poveri: “Prendiamo 1000 euro di pensione. Finché la salute ci assiste, andiamo avanti”

Angela Brambati e Angelo Sotgiu de I Ricchi e Poveri in un’intervista a Il Messaggero hanno raccontato del loro post-Sanremo. Ripartiranno in tour, anche all’estero, e non intendono fermarsi: “Finché ci divertiamo e la salute ci assiste, andiamo avanti. Pensione? Prendiamo poco”.
A cura di Gaia Martino
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In una lunga intervista a Il Messaggero, Angela Brambati e Angelo Sotgiu, meglio conosciuti come i Ricchi e Poveri, hanno raccontato della loro vita oggi. Dopo una lunga carriera e l'ultima avventura al Festival di Sanremo 2024, sono pronti per una nuova sfida: "Un musical. Stiamo cercando di capire a chi presentare il progetto. Poi prima o poi faremo un documentario". Ora ripartono con la promozione e il tour – "Torneremo anche in Australia e Canada" – e non intendono frenare la corsa, "Finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste, andiamo avanti", hanno dichiarato prima di svelare quanto percepiscono di pensione.

La pensione di Angela Brambati e Angelo Sotgiu dei Ricchi e Poveri

Angela Brambati e Angelo Sotgiu a Il Messaggero hanno raccontato della loro carriera ricca di successi. Insieme dal 1967, a tenerli uniti "la musica e l'amicizia, ma anche la fortuna": lui era un operaio all'Italsider, lei una benzinaia, prima di iniziare a cantare. Dopo un centinaio di concerti all'anno, non hanno alcuna intenzione di frenare la corsa: "Quello che ti toglie le forze è tutto quello che c’è prima di salire sul palco, i viaggi e le attese, cantare è una festa. Finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste, andiamo avanti". Non hanno mai pensato alla pensione, anche perché "rispetto a quanto abbiamo versato, prendiamo poco. Un migliaio di euro".

I concerti all'estero: "In Russia torneremo quando ci sarà la pace"

Il tour porterà I Ricchi e Poveri anche all'estero, in Australia e in Canada, ma non in Russia, dove sono ancora oggi popolari. Dopo l’invasione in Ucraina, hanno messo dei paletti: "Da quando c’è la guerra ci hanno invitato più volte, ma non siamo mai andati. Amiamo i russi, ma andremo solo quando ci sarà la pace e dopo aver fatto un concerto prima a Kiev e poi a Mosca". 

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