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Giovanni Allevi dopo il mieloma: “Basta lacrime, guardo al futuro con fiducia”

Giovanni Allevi è tornato a suonare nella sua città natale, Ascolti Piceno, e ha parlato della malattia che lo ha costretto a stare lontano dal palco per due anni.
A cura di Redazione Music
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Giovanni Allevi (LaPresse)
Giovanni Allevi (LaPresse)

Giovanni Allevi è tornato nella sua città natale per uno degli appuntamenti del suo ultimo tour che lo vedrà esibirsi anche il prossimo 13 giugno al Belvedere di San Leucio a Caserta. Il pianista ha voluto ringraziare Ascolti Piceno con un concerto in cui si è sentita appieno la sua emozione, come ha scritto anche sulla sua pagina Instagram: "L’abbraccio di una piazza infinita, colma di migliaia di anime belle che respiravano all’unisono con le mie note. La commozione profonda nello scorgere tra il pubblico i volti familiari della mia infanzia. La mia terra, le mie radici, una bellezza senza tempo che ti resta dolcemente nel cuore. L’attenzione spasmodica del pubblico, il silenzio irreale, che ho cercato di onorare spingendo la dinamica del pianissimo ai limiti dell’udibile. L’amore travolgente tra di noi. Grazie Ascoli. Questo concerto assume per me i contorni del Sacro della Vita della Speranza".

Il pianista, che in questi anni ha dovuto lottare contro un mieloma multiplo, che gli ha vietato di esibirsi live a lungo, è tornato ufficialmente a suonare davanti a un pubblico lo scorso febbraio sul palco del Festival di Sanremo: "Suonerò di nuovo un pianoforte davanti a un pubblico dopo quasi due anni lontano dalle scene per via delle terapie" disse prima di salire sul palco dell'Ariston dove lesse un monologo e mostrò i capelli che sono diventati completamente bianchi. Ad Ascoli ha detto di essere emozionatissimo e annunciando la prima canzone ha detto: ""Quando sono agitato ho difficoltà a respirare, spero che questo pezzo mi aiuti a calmarmi, si intitola ‘Aria'".

Prima della diagnosi di mieloma, Allevi ha tenuto alcuni concerti in cui provava un dolore fortissimo, come avvenne al Teatro Petruzzelli di Bari, quando fu costretto più volte a interrompersi a causa dei dolori. Stando a quanto riporta l'Ansa, sono stati vari i riferimenti alla malattia durante la serata e a metà concerto si è fermato e ha cominciato a fare alcuni esercizi di stretching: "Soffro di neuropatie dovute a farmaci antidolorifici molto potenti – ha spiegato -, non potendo contare sul mio corpo suonerò con tutta l'anima". Presentando il brano "No more tears" ha detto: "Non più lacrime, succede nella vita di attraversare momenti di difficoltà e di versare delle lacrime, però una volta asciugata l'ultima lacrima bisogna ricominciare a guardare alla vita e al futuro con fiducia. Ho cercato con questo brano di raccontare questa dinamica interiore, c'è drammaticità, ma ci sono anche la forza, la grinta, e la voglia di non darla vinta al destino avverso"

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