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Covid 19

Dopo la Fiera di Londra anche il Salone del Libro di Torino sarà cancellato a causa del Covid-19?

Dopo la cancellazione della Fiera di Londra e il decreto con cui il Governo italiano ha sospeso le attività didattiche nelle scuole, il mondo culturale è in fermento. In queste ore si stanno annullando festival e fiere in tutta Italia. Anche al Salone Internazionale del Libro, da quanto appreso da Fanpage.it, si sta valutando l’annullamento o il rinvio della manifestazione prevista dal 14 al 18 maggio 2020 al Lingotto di Torino.
A cura di Redazione Cultura
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Le riunioni e le telefonate si susseguono a ritmo frenetico, la prospettiva a questo punto è (purtroppo) legittima: il Salone Internazionale del Libro di Torino sarà annullato? O sarà rinviato come sta accadendo ad altre (più piccole nelle dimensioni) fiere e festival in giro per la penisola? Dopo l'annuncio nell'aria di ieri, con cui anche la London Book Fair è stata cancellata, a seguito dell'epidemia di coronavirus, dopo che grandi editori di tutto il mondo hanno ritirato la loro partecipazione, ecco porsi il problema italiano. Che al momento, lo sottolineiamo, non vede alcuna comunicazione ufficiale in tal senso da parte dei vertici del Salone.

Dopo Londra, tocca al Salone Internazionale del Libro?

Si tratterebbe di un gran problema. Una disdetta che, se dovesse essere confermata, peserebbe come un macigno sull'intero comparto culturale italiano: il previsto Salone Internazionale del Libro di Torino, previsto al Lingotto dal 14 al 18 maggio 2020, potrebbe essere annullato. Da quanto appreso da Fanpage.it in queste ore, il comitato direttivo del Salone, in perenne stato di consultazione con la parte "commerciale" del Salone e i vertici della Fondazione per il Libro, starebbe valutando l'ipotesi di annullare la grande kermesse.

Stand e ospiti: il dilemma di chi decide il "lock down"

I motivi sono presto detti: oltre un mancato orizzonte temporale di quest'emergenza, con le scuole, i teatri e cinema chiusi in seguito al decreto governativo contro l'emergenza Coronavirus, ci sono problemi organizzativi e logistici che potrebbero portare a questa decisione. Da un lato, lo spazio fieristico. Quale editore in questo momento prenoterebbe gli stand atti alla vendita dei libri? Perché il Salone è anche questo: un luogo dove si vendono libri e si fanno affari. Dall'altro, invece, gli ospiti internazionali, i grandi editori esteri, i Paesi ospiti. Valutazioni di sostenibilità economica e non solo, dunque, stanno guidando in queste ore la decisione di mantenere o annullare – l'esteso e al solito di gran qualità – programma messo in piedi dal direttore Nicola Lagioia e il suo comitato di esperti.

Per non parlare della mancata adesione delle scuole e degli studenti, del mancato svolgimento di tutti quei progetti collaterali, che generalmente si svolgono in preparazione del Salone Internazionale del Libro di Torino, evento che dura ben più di una settimana, ma un anno intero di lavoro. Insomma, per quanto filtrino ancora piccole speranze, pare "matematicamente impossibile", secondo quanto appreso da Fanpage.it, che il Salone possa andare in scena il prossimo 14 maggio come previsto.

Gli altri eventi culturali annullati in queste ore

In Italia, in queste ore, si stanno susseguendo diversi annullamenti o rinvii di festival, fiere e manifestazioni culturali di vario genere. Dai teatri e cinema chiusi fino al 3 aprile, i musei aperti con la limitazione di evitare assembramenti, su tutta la penisola vengono in queste ore annullate presentazioni, convegni, meeting di varia natura. Rinviata anche la conferenza stampa del festival romano Libri Come, il che lascia immaginare che si stia discutendo dell'opportunità o meno di poter garantire il corretto svolgimento, secondo le indicazioni frutto del decreto firmato ieri sera da Giuseppe Conte per limitare l'emergenza Coronavirus nel nostro Paese.

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