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Attori distanziati e pubblico con le mascherine: la farsa dei teatri riaperti il 15 giugno

Dal 15 giugno i teatri potranno riaprire, secondo quanto previsto dal decreto del Governo. Dall’analisi delle misure specifiche emergono diversi aspetti che stanno suscitando la protesta di operatori dello spettacolo e spettatori. In particolare il distanziamento fisico tra attori e l’obbligo di mascherine per il pubblico.
A cura di Redazione Cultura
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Con la partenza massiccia della Fase 2 annunciata la ripartenza di teatricinema e concerti dal 15 giugno. C'è scritto nel decreto firmato ieri 17 maggio dal Presidente del Consiglio e disponibile sul sito del Governo, dove viene ratificata la ripresa degli spettacoli all’aperto e al chiuso. Nel provvedimento del governo si fa riferimento al metro di distanza tra spettatori e personale, si parla di 1000 spettatori massimo all’aperto e 200 al chiuso. Il decreto per le misure specifiche rimanda all’allegato 9, tra cui alcune che faranno molto discutere, prima di tutto quelle che prevedono il distanziamento fisico anche tra gli artisti, oltre all'obbligo di mascherina per il pubblico. Già si sono alzate voci di protesta da parte del mondo dello spettacolo, in particolare degli attori che sui social denunciano "Fare teatro dovendo mantenere la distanza fisica tra attori è un'assurdità", anche perché bisognerebbe adattare copioni e testi storici. Proteste anche da parte degli spettatori: "Come si pretende che uno spettatore venga in estate a vedere uno spettacolo indossando la mascherina?". Per molti, insomma, la riapertura del 15 giugno si tratta di una vera e propria farsa.

Cosa prevede il decreto del Governo sulla riapertura dei teatri

Ecco cos c'è scritto del decreto del Governo all'articolo 1:

Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione al’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. l’attività degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all’allegato 9. restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera, restano comunque sospese le attività in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.

Le misure specifiche da adottare

Nell'Allegato 9 al decreto del Governo, vengono elencate le misure specifiche da osservare per la riapertura di teatri e concerti dal vivo:

  • Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.
  • Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di
    temperatura > 37,5 °C.
  • Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori.
  • Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico.
  • Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata.
  • Adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
  • Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
  • Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
  • Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
  • Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso.
  • Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile.
  • Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture.
  • Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.
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