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Crisi economica, il G20 assicura interventi decisi per sostenere la crescita

In una riunione a Washington, a margine dell’incontro del FMI, i Ministri dell’economia e i Governatori delle Banche Centrali dei venti Paesi più sviluppati hanno promesso interventi coordinati per contrastare la crisi finanziaria. Dai Paesi europei primo passo verso un maggiore sviluppo del fondo salva Stati.
A cura di Antonio Palma
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Christine Lagarde al G20

La crisi economica che sta attraversando il mondo, e che nei  giorni scorsi ha affossato tutti i mercati finanziari, per il momento vede in serio pericolo soprattutto i Paesi dell’area Euro, ma in realtà preoccupa un po’ tutti. Così tutte le maggiori economie a livello globale si sono riunite ieri a Washington per concordare alcune misure di contrasto a questi problemi finanziari. Tutti i Ministri e i responsabili  dell’economia e delle finanze dei 20 Paesi più sviluppati economicamente, con i Governatori delle Banche Centrali, si sono incontrati a margine dell’incontro già fissato per il Fondo Monetario Internazionale.

I rappresentanti del  cosiddetto G20, hanno discusso dei problemi economici che attanagliano soprattutto l’Unione Europea e che potrebbe portare a rendere instabile l’economia mondiale e i mercati finanziari. I responsabili economici, in un comunicato comune, assicurano che vi è la volontà di dare una “risposta forte e coordinata per affrontare le nuove sfide dell'economia mondiale”, e si impegnano ad attuare interventi decisi e credibili per risanare l’attività economica mondiale.

Le rassicurazini del G20 per contrastare la crisi economica

Nessun dettaglio è stato in realtà divulgato anche se si parla di un “piano comune molto ambizioso, in cui  ciascuno farà la sua parte per sostenere la crescita”. L’unica notizia concreta viene proprio dai Paesi europei che, dando seguito alle decisioni prese a luglio scorso, rivelano che è in atto un piano per “aumentare la flessibilità del fondo salva Stati”. Per ottenere il “massimo impatto contro il rischio di contagio”, infatti, è in programma una ristrutturazione delle modalità di intervento del fondo salva Stati, che dovrà essere varata entro metà ottobre , prima del prossimo meeting del G20.

Il crollo delle economie nazionali trascina con se anche tutte le istituzioni finanziarie di un Paese, come si può facilmente intuire dall’abbassamento del rating di ben sette banche italiane dopo il declassamento del nostro debito pubblico. Anche per questo dal G20 è arrivato un forte impegno al sostegno degli istituti bancari in modo tale che essi “siano adeguatamente capitalizzati e abbiano un adeguato accesso ai fondi necessari per affrontare gli attuali rischi”. L’impegno nel soccorrere le banche viene principalmente dalle Banche Centrali che dovranno fornire liquidità agli istituti di credito, soprattutto per mantenere la stabilità dei prezzi e indirettamente continuare a sostenere la crescita economica.

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