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Crisi economica

Lunedì nero per le borse europee. E lo spread vola a 385 punti

Apertura negativa per le borse europee. A preoccupare è la delicata situazione della Grecia, pressata dall’Europa affinché dia attuazione il prima possibile alle annunciate misure di austerità.
A cura di Alfonso Biondi
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Lunedì nero per le borse europee, almeno in questa prima fase. Apertura decisamente negativa per tutte le borse del Vecchio Continente, a partire da Francoforte, che ha fatto registrare un ribasso del 2,2%, passando per Londra che perde l'1,11%, Bruxelles sotto del 2%, Amsterdam che lascia sul terreno l'1,58% e Lisbona che perde l'1,47%. E non va meglio a Piazza Affari, dove l'indice Ftse Mib sta perdendo l'1,72%, dopo un ribasso iniziale del 2,6%. Insomma un quadro decisamente desolante che risente vistosamente della debolezza dell'euro, delle performance altrettanto negative delle borse asiatiche e, soprattutto, della questione greca.

Gli occhi dei mercati finanziari sono tutti puntati sul paese ellenico che, oggi pomeriggio, sarà al centro di un importante vertice in videoconferenza tra gli esponenti delle istituzioni greche, la Troika (gruppo composto dal presidente uscente, dal presidente attuale e dal presidente venturo del Consiglio dell'Unione) e gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale. Punto dolente del delicato summit sarà lo stanziamento della nuova tranche di aiuti da 8 miliardi a favore di Atene; un aiuto che ci sarà solamente se l'esecutivo ellenico schiaccerà l'acceleratore sulle misure di austerità che l'Europa chiede a gran voce. Misure già annunciate che comprendono un massiccio via libera alle privatizzazioni, tagli alla sanità, blocco degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici.

Il rischio default che pesa sulla Grecia potrebbe contagiare anche gli altri Stati europei che in questo momento non godono di buona salute. Portogallo, Spagna e Italia potrebbero quindi essere in serio pericolo. I mercati finanziari sono in fibrillazione e ciò non aiuta minimamente i titoli di Stato nostrani, il cui differenziale di rendimento rispetto ai bund tedeschi si attesta, secondo l'ultimo aggiornamento, a 385 punti. Uno spread altissimo che costringerà lo Stato italiano a sborsare il 3,8% in più rispetto alla Germania per remunerare i propri investitori. E le nubi all'orizzonte si fanno sempre più grigie.

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