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Costretta a fare la verticale nuda vicino a un albero e stuprata, nuove accuse per Altimari

A Mirko Altimari, trentaduenne veronese già in carcere a Trento, è stata notificata una terza ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale. Anche in questo caso, come per le precedenti due violenze compiute con la compagna Giulia Buccaro, a incastrare l’uomo c’è un video realizzato durante gli abusi.
A cura di Susanna Picone
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Spunta un’altra vittima di Mirko Altimari, il trentaduenne veronese arrestato con la compagna Giulia Buccaro, di ventotto anni, lo scorso gennaio. Un’altra ragazza – è la terza – ha subito abusi da parte dell'uomo. Si tratta di una ragazza che, convocata in questura, ha ammesso tutto dopo che gli investigatori della Mobile l’hanno riconosciuta in un video scoperto sul cellulare del trentaduenne. La giovane ha raccontato che la sera del 28 dicembre scorso, dopo essere stata contattata online, è stata caricata in auto da Altimari, accompagnata in un campo di Poiano (Verona) e costretta con la minaccia di un coltello a spogliarsi mentre doveva fare una verticale appoggiata a un albero e a subire un rapporto sessuale. Una violenza commessa solo da Altimari, della compagna in questo caso non c’è traccia, e infatti la terza ordinanza emessa dal gip questa volta riguarda esclusivamente l’uomo che attualmente si trova nel carcere di Trento. “Non vi sono altri video sul cellulare dell’indagato – ha spiegato il dirigente della Mobile, Roberto Di Benedetto -, ma riteniamo che vi possano comunque essere state ancora altre vittime. Si tratta di una coppia con un profilo di serialità nel modus operandi e invitiamo ogni potenziale vittima a presentarsi in questura e a denunciare”.

La coppia veronese in carcere da gennaio – Mirko Altimari e Giulia Buccaro erano finiti in manette lo scorso 14 gennaio dopo che una ragazza che i due avevano contattato tramite un annuncio per baby sitter aveva denunciato di essere stata rapita e costretta a subire un rapporto sessuale da parte dell’uomo in un campo isolato appena fuori Verona. Quella sera la compagna era andata a prendere la vittima e l’aveva poi di fatto “consegnata” all’uomo. Nel corso delle successive indagini i poliziotti hanno trovato poi una seconda vittima costretta a subire violenze dalla coppia e ancora dopo una terza.

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