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Costa Concordia: soccorsi e dispersi, numerose le polemiche

Affonda la nave da crociera Costa Concordia, numerose le polemiche su soccorsi e dispersi. Il Codacons chiede un risarcimento di 10mila euro a passeggero. In redazione, intanto, la segnalazione di una lettrice che cerca un suo parente disperso.
A cura di Carmine Della Pia
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naufragio costa concordia

Proseguono le polemiche in seguito alla notizia choc: la nave da crociera Costa Concordia è affondata questa notte, causando 3 morti, 14 feriti, tra cui due gravi, e una settantina di dispersi. Non sono mancate le dispute sui soccorsi, molti testimoni hanno affermato di aver atteso oltre un'ora l'arrivo delle scialuppe di salvataggio. Dall'azienda arriva, intanto, un messaggio di cordoglio: "In questo momento tutti i nostri sforzi sono concentrati nelle ultime operazioni di emergenza, oltre che nell'offrire assistenza agli ospiti e all'equipaggio che erano a bordo della nave, per farli rientrare al più presto a casa". Il Codacons ha annunciato una class action contro la società di navigazione. Il presidente Carlo Rienzi ha diffuso una nota:

Si tratta di un incidente di inaudita gravità. Tutti coloro che si trovavano a bordo della nave hanno diritto a essere risarciti non solo per i danni materiali subiti (costo vacanza, beni personali persi o danneggiati, e ogni eventuale danni fisico), ma anche per quelli morali, come la paura e il terrore subiti, e per i rischi corsi in relazione all'incolumità fisica. Riteniamo che l'indennizzo non possa essere inferiore a 10.000 euro a passeggero".

Il naufragio della Costa Concordia non ha causato solo danni a persone, ma anche all'ambiente: nelle cisterne della nave, infatti, ci sono 2380 tonnellate di gasolio che rischiano di riversarsi in mare.

Polemiche sui dispersi

costa concordia

Mentre a Porto Santo Stefano, dove vengono trasferiti i naufraghi della nave Costa Concordia, arenatasi a ridosso dell'Isola del Giglio, proseguono i soccorsi, è in corso anche il censimento, per stabilire il numero dei dispersi. Sulla nave i passeggeri erano 4.229, ma quelli censiti, fino ad ora, sono 4.179. Tra le 4.229 persone presenti sull'imbarcazione, 1.013 facevano parte dell'equipaggio, per cui i viaggiatori effettivi erano 3.216, tra cui 989 italiani.
La nave si è inclinata su un lato, e l'ispezione effettuata in seguito al naufragio è terminata poco dopo le 12: "Non c'è più nessuno", ha affermato Italo Spalvieri, tenente colonnello della Guardia di finanza.

Bisognerà accertare, comunque, il numero effettivo dei dispersi. Come spiega il capo ufficio relazioni esterne delle Capitanerie di porto, comandante Filippo Marini: "Stiamo verificando i dati con prudenza, perché molte persone, prima del censimento, erano state trasferite in elicottero, e altre avevano trovato ospitalità presso gli abitanti dell'isola del Giglio. Stiamo andando casa per casa a cercarli, per cui il numero dei dispersi è destinato a diminuire".

La compagnia: "Nessuna polemica, garantita la massima assistenza"

La nave Costa Concordia ha urtato uno scoglio che ne ha squarciato la chiglia. Lo schianto è avvenuto alcune miglie prima dell'Isola del Giglio e la nave, pur imbarcando acqua, ha proseguito la navigazione: i membri dell'equipaggio avevano pensato, forse, di poter gestire l'emergenza. Nella prima segnalazione fatta alla Capitaneria di Porto, infatti, veniva riferito che "la nave imbarcava acqua". Solo qualche istante dopo, quando l'imbarcazione iniziava ad inclinarsi, il comandante aveva optato per il cambio di rotta verso l'Isola del Giglio.

In una nota diffusa dalla compagnia di navigazione, si precisa: "Tutte le operazioni di evacuazione sono state prontamente effettuate. Non è ancora possibile definire le cause del problema occorso, ma l'azienda si sta adoperando per dare la massima assistenza". Il direttore generale della Costa Crociere, Gianni Onorato, ha affermato: "Le procedure di sicurezza previste in questi casi sono state eseguite nei tempi corretti, e corretta è stata la decisione del comandante di evacuare la nave Concordia quando ha ritenuto che ci fossero le condizioni di sicurezza".

La segnalazione di una lettrice

naufragio costa concordia

In merito ai dispersi del naufragio avvenuto ieri sera, si segnala la richiesta d'aiuto di una nostra lettrice, Silvia Barrese. Sulla nostra pagina Facebook, infatti, l'utente ha inserito la foto di un disperso, suo cugino, con le indicazioni necessarie in caso di avvistamento:

"CHIUNQUE ABBIA CONOSCENZE TRA OSPEDALI E FORZE DELL'ORDINE SULL'ISOLA DEL GIGLIO O GROSSETO, CERCHI QUESTO RAGAZZO, SILVIO MARINO 32 ANNI, è mio cugino ed è disperso dopo che la nave è affondata… FATE GIRARE!! chiamare al numero 3498058912″.

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