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Contro l’Imu almeno 600 Sindaci italiani

Per la Lega di Roberto Maroni “è ora di ribellarsi” contro l’Imu, la tassa più ingiusta di Monti. E mentre prepara la “disobbedienza civile” da esporre in occasione del “Lega Unita Day”, riesce a coinvolgere molti altri Comuni italiani.
A cura di Susanna Picone
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Secondo la Lega di Roberto Maroni “è ora di ribellarsi” contro l’Imu, la tassa più ingiusta di Monti. E mentre prepara la “disobbedienza civile” da esporre in occasione del “Lega Unita Day”, riesce a coinvolgere molti altri Comuni italiani.Sono tanti gli esponenti della politica italiana che, per dire no all’Imu, definita da alcuni come “la tassa più ingiusta del governo Monti”, hanno annunciato apertamente forme di lotta contro il provvedimento tanto discusso del governo dei professori.  E se è vero che tutti sentono il bisogno di dover abbassare le tasse c’è chi lo fa, come Angelino Alfano o Pierluigi Bersani attraverso altre proposte al governo e invece chi, come Maroni, decide di urlare direttamente all’opposizione fiscale. Roberto Maroni e la sua Lega hanno infatti lanciato la “rivolta fiscale” facendo innanzitutto leva su tutti gli altri sindaci del Carroccio: quest’ultima battaglia sarà spiegata da Maroni  martedì 1 maggio in occasione del secondo raduno che andrà a testare l’orgoglio leghista a Zanica (Bergamo). Durante il “Lega Unita Day” promuoveremo, ha detto l’ex Ministro dell’Interno, la “disobbedienza civile e l’opposizione fiscale, in modo da non mettere nei pasticci i cittadini”. Secondo la Lega questa volta la gente non dovrà scendere in piazza per mostrare il proprio dissenso ma dovrà fare, appunto, “obiezione fiscale”.

I numeri a favore di una “rivolta” contro l’Imu parlano di 600 sindaci: la maggior parte di questi sono appunto leghisti (alcuni hanno già disdetto il contratto con Equitalia, l’altra battaglia condotta da Maroni) ma non mancano primi cittadini di Comuni della Sardegna, della Sicilia e della Basilicata. Non solo, a sostenere la rivolta di Maroni c’è anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che, conscio dei malumori dei sindaci italiani costretti a far pagare una tassa ai loro cittadini che finirà nelle casse dello Stato, ha aperto alla possibilità di convergenze tra sindaci e Lega: “Se ci sono, su battaglie giuste, possibilità di unità di intenti e di azione credo sia dovere di un amministratore perseguirle”. Secondo Pisapia, che ha chiesto al governo di ripensare alla tassa sugli immobili, non sarebbe giusto costringere i Comuni al pagamento di una tassa che non resterebbe comunque nelle casse locali.

Tanti i Comuni del Sud contro l’Imu – Tra gli altri sindaci noti a favore della battaglia contro l’Imu si segnala Marta Vincenzi che da Genova ha sempre detto di restare contraria alle nuove tasse e, scendendo a Sud, si contano 131 Sindaci della Basilicata e ancora altri della Sicilia. In particolare, da Agrigento, il sindaco Marco Zambuto ha scritto a Monti che non rispetterà il pagamento dell’Imu se non si porrà prima rimedio al sistema del finanziamento pubblico ai partiti. La convinzione è, infatti, che “prima che siano i cittadini a pagare chi li rappresenta deve sottostare a insindacabili regole di buon senso”.

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