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Charlie Hebdo, Al Qaeda nello Yemen rivendica l’attacco di Parigi

Al Qaeda in Yemen ha rivendicato l’attentato alla redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo con un video messo in rete mercoledì. Intanto sarebbe stato identificato il quarto uomo complice dei fratelli Kouachi e di Amedy Coulibaly.
A cura di Susanna Picone
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“Degli eroi sono stati reclutati e hanno agito come una vendetta per le offese contro il profeta Maometto”, ha dichiarato in un video diffuso oggi da un sito islamista uno dei dirigenti di Al Qaeda nella penisola araba (Aqap), Nasser Bel Ali al-Ansi. Un video attraverso il quale Al Qaeda in Yemen ha rivendicato l’attentato compiuto la scorsa settimana dai fratelli Kouachi nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo e costato la vita a dodici persone. Nella rivendicazione di Al Qaeda ci sono anche minacce di nuove tragedie e terrore. La decisione dell'attacco, secondo quanto affermato nel video, è stata presa direttamente dal numero uno di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri. Nel filmato di rivendicazione, alle spalle del leader del gruppo che parla per oltre 11 minuti, compaiono le immagini dell’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo, i volti dei fratelli Kouachi e anche le immagini della manifestazione di domenica a Parigi e dei leader di tutto il mondo che vi hanno partecipato.

Identificato il quarto uomo complice degli attentatori – Nel video si nega, seppur implicitamente, un coordinamento a priori tra i fratelli Kouachi e Amedy Coulibaly. Coulibaly, che ha ucciso una poliziotta e ha attaccato il supermercato Kosher di Parigi, aveva parlato di attacchi sincronizzati. “Fermate gli insulti al nostro profeta. Fermate lo spargimento del nostro sangue. Lasciate le nostre terre. Non saccheggiate più le nostre risorse. Altrimenti non aspettatevi da noi nient’altro che tragedie e terrore – così nel video il capo militare dell’organizzazione -. Vi avevamo ammonito in precedenza delle conseguenze delle azioni dei vostri governi collusi con il pretesto della libertà di stampa e di pensiero”. Intanto in Francia, secondo Le Parisien, sarebbe stato identificato il quarto uomo complice dei fratelli Kouachi e di Amedy Coulibaly. Un quarto uomo che però potrebbe essere già fuggito in Siria. La polizia ha scoperto l’identità del complice quando è entrata nel nascondiglio di Coulibaly: nel covo gli agenti hanno trovato armi, esplosivi, documentazione sull’islam radicale e bandiere con la sigla dello Stato Islamico.

Coulibaly aprì un mutuo per acquistare le armi

Intanto emergono particolari sempre più incredibili sulla preparazione degli attentati terroristici in Francia. Secondo quanto riferiscono i media francesi, infatti, per comprare le armi che sono servite per gli attentati, Amedy Coulibaly, il killer di Montrouge e del supermercato kosher di Parigi, avrebbe aperto addirittura un mutuo con un finanziaria. Per non sottoporsi a rischi infatti l'uomo si sarebbe semplicemente rivoto ad una banca presentando tutta la documentazione necessaria per ottenere il prestito dalla finanziaria Cofidis. Come riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, le armi invece erano di provenienza belga, comprate a circa 5mila euro da un trafficante della malavita di Bruxelles che si è consegnato ieri sera alla polizia. Secobdo la stampa l'uomo avrebbe venduto al terrorista la mitraglietta Skorpion che poi ha usato nell’attacco al market kosher, ma anche il lanciagranate Rpg e i kalashnikov usati dai fratelli Kouachi nell’assalto alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo.

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