88 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cerved: “Fallimenti delle imprese italiane aumentati del 7,4% nel 2011”

Sono state 12.094 le aziende italiane fallite l’anno scorso. Servizi e costruzioni i settori più colpiti.
A cura di Alfonso Biondi
88 CONDIVISIONI
Fabbrica Fiat

Dati decisamente negativi, quelli diffusi dal Cerved sui fallimenti delle imprese italiane. Lo scorso anno (2011) sono state ben 12.094 le imprese che hanno dichiarato fallimento: il 7,4% in più se paragonate al 2010. La crisi, insomma, c'è e si vede.  La crescita dei crack ha riguardato tutte le forme giuridiche, con un incremento decisamente maggiore per le società di capitali (+8,6% rispetto al 2010) rispetto ad altre tipologie societarie (+4,7%).

Il Cerved, leader per quanto riguarda l'analisi delle imprese e la costruzione di modelli di stima del rischio creditizio, ha fatto sapere che gli Ir (Insolvency ratio)- cioè gli indicatori che valutano la frequenza dei crack (numero di crack per ogni 10mila imprese operative)- mostrano come le aziende che abbiano più risentito della sfavorevole congiuntura economica siano state quelle medie e piccole, ovvero quelle con un attivo che va dai 2 ai 10 milioni di euro. Geograficamente parlando, i 12mila fallimenti hanno investito tutta la penisola, ad eccezione della zona Nord-orientale, nella quale il numero delle procedure fallimentari ha limato i livelli del 2010 (-0,3%)

I fallimenti dello scorso anno hanno interessato in maniera massiccia il settore dei servizi: +10% rispetto a quelli registrati nel 2010. Molto male anche le imprese di costruzioni che, rispetto al 2010, hanno fatto segnare un aumento dei fallimenti del 7,8%. Discorso inverso per l'industria che, nonostante resti il macrosettore con la maggiore frequenza di fallimenti, ha cambiato marcia nel 2011, riuscendo a far segnare una contrazione dei fallimenti del 6,3%. Merito di alcuni settori come la meccanica, la chimica, la moda e la siderurgia che, dopo essere stati investiti in pieno dalla crisi negli anni precedenti, sono riusciti a risollevarsi e a far segnare dei miglioramenti.

Dal 2009 al 2011, secondo quanto evidenziato dal Cerved, i crack aziendali hanno spazzato via circa 300mila posti di lavoro.

88 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views