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Boldrini denuncia gli insulti sessisti ricevuti sul Web: “E’ libertà di espressione?”

La presidente della Camera Laura Boldrini, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha pubblicato su Facebook un post dedicato a un altro tipo di violenza, quella sui social network, chiedendo agli utenti se gli insulti davvero possono essere considerati una sorta di libertà d’espressione da tutelare.
A cura di Charlotte Matteini
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Ogni 25 novembre, dalla sua istituzione nel 1999, si festeggia la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In tutto il mondo vengono organizzati eventi e prodotte campagne di sensibilizzazione indirizzate all'opinione pubblica, con l'intento di sollevare una discussione relativa a una problematica tendenzialmente troppo relegata ai margini del dibattito sociale e politico. E proprio in quest'occasione, oggi la presidente della Camera Laura Boldrini ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook che riguarda la violenza verbale sui social network, argomento che sta facendo parecchio discutere e creando una grossa polemica: "Nella giornata contro la violenza sulle donne vorrei sottoporre alla vostra attenzione un fenomeno sempre più frequente e inaccettabile: l’utilizzo nei social network di volgarità, di espressioni violente e di minacce, nella quasi totalità a sfondo sessuale", scrive Boldrini.

"Ho selezionato e vi mostro solo alcuni messaggi tra quelli insultanti ricevuti nell’ultimo mese. Ho deciso di farlo anche a nome di quante vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio. Ho deciso di farlo perché troppe donne rinunciano ai social pur di non sottostare a tanta violenza. Ho deciso di farlo perché chi si esprime in modo così squallido e sconcio deve essere noto e deve assumersene la responsabilità. Leggete questi commenti e ditemi: questa si può definire libertà di espressione?", prosegue, concludendo, la presidente della Camera, cui seguono in allegato vari screenshot di insulti a lei rivolti. Il post ha totalizzato oltre 10mila condivisioni e migliaia di commenti, ma molti utenti hanno dichiarato di non essere affatto d'accordo con Boldrini e che anche gli insulti sarebbero in qualche modo libertà di espressione e che, nel caso si volesse agire, esistono già gli strumenti di legge da utilizzare per punire le offese.

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