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Berlusconi: “Strage di Macerata è stato il gesto di uno squilibrato, il fascismo è morto”

Berlusconi, intervistato da Lucia Annunziata, minimizza le differenze tra lui e i suoi alleati Salvini e Meloni: “Se avessimo le stesse idee saremmo un unico partito”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Abbiamo pronto per Cottarelli il ministero della spendin review. Non so se ci dirà si, gli daremo un posto di ministro per fare i tagli che lui aveva individuato ma che poi Renzi invece di tagliare, tagliò lui". Questa è la notizia che Berlusconi annuncia durante l'intervista con Lucia Annunziata a "In mezz'ora", dopo che la giornalista ha sottolineato le perplessità espresse proprio dall'economista Carlo Cottarelli sulle coperture disponibili per la Flat Tax, punto principale del programma di Forza Italia.

E proprio del suo programma il Cavaliere ha scelto riparlare in trasmissione, firmandolo pubblicamente e impegnandosi così a sottoporsi a una verifica tra qualche mese, nel caso in cui il centrodestra andasse al governo: "Io ho già firmato in un'altra trasmissione un programma e l'università di Siena che certo non è tenera con noi disse che avevo adempiuto all'80% degli impegni. Dissi che se non avessi fatto almeno il 50% mi sarei ritirato ed io non sono Renzi quando dico una cosa la faccio". Il Cavaliere, come anche Salvini intervistato poco prima sempre dalla Annunziata, ha spiegato che è normale che con gli alleati Meloni e Salvini non si sia d'accordo su tutto, perché sono leader di partiti differenti, ma assicura che sui temi principali c'è una convergenza: "Noi abbiamo firmato un programma pensato, discusso e approfondito, poi siamo una coalizione e se avessimo le stesse idee saremmo un unico partito. Sui punti su cui non siamo d'accordo troveremo una sintesi. Sono sicuro che troveremo una soluzione". 

E come Salvini, sostiene che non ci sarà nessun governo di scopo, se non ci dovesse essere una maggioranza, e che non ci sarà bisogno di ricorrere a "inciuci", perché il centrodestra potrà da solo garantire un governo al Paese: "Io ho detto una cosa semplice: La Costituzione prevede che resti un governo fino alle elezioni non ho mai parlato di governo di scopo ma di attuare il dettato della costituzione". E sulle larghe intese aggiunge: "Renzi era l'uomo nuovo", ma, spiega, "ha commesso troppi errori. Deve cambiare il nome del partito in socialdemcoratico ma non possiamo fare un accordo con loro innanzitutto perché noi avremo i numeri per il governo e poi perché i partiti della sinistra hanno portato l'Italia ad una situazione più negativa".

Torna poi sulla questione del condono, su cui Berlusconi spiega di essere stato travisato giorni fa, durante un altro intervento in tv: "Un conto è aiutare l'edilizia altro è condonare chi si è fatto una villetta sulla spiaggia. In Italia c'è troppo cemento abusivo. Io penso che Berlusconi volesse parlare di semplificazione non di condono. Se c'è bisogno di pace quella è tra Equitalia ed i cittadini". Per le sue dichiarazioni il Cavaliere era stato attaccato da Bonelli, leader dei Verdi e promotore della lista "Insieme", e dallo stesso alleato Matteo Salvini.

A proposito della strage di Macerata, su cui il leader di Forza Italia non si è esposto al pari di altri politici italiani, ha detto di essere sulle stesse posizioni di Matteo Salvini, e ha aggiunto che non bisogna "politicizzare" eccessivamente l'accaduto: "Sono sulla linea di Salvini, fascismo morto e sepolto, il gesto è stato di uno squilibrato. In Italia per colpa dei governi della sinistra non è stato fatto un controllo dell'immigrazione". 

Al contrario Roberto Saviano sulla questione ha scritto oggi sul Guardianil giornale britannico: "In Italia il fascismo è tornato e paralizza il sistema politico". Una lettura radicalmente diversa del raid di sabato scorso. Saviano ha puntato il dito in particolare contro Matteo Salvini, indicato come "istigatore morale" dell'attacco "terroristico" compiuto da Luca Traini, oltre che come "leader della Lega Nord, partito xenofobo alleato di Silvio Berlusconi alle prossime elezioni".

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