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Berlusconi ai giovani di Forza Italia: “Preoccupato per l’attacco alla libertà”

Mentre Angelino Alfano presentava il Nuovo Centrodestra a Roma, a pochi chilometri l’ex premier incontrava i giovani di Forza Italia: “Sono tre notti che non dormo per l’attacco che si sta portando alla nostra libertà”.
A cura di B. C.
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"Sono tre notti che non dormo perché quello che mi sta succedendo mi preoccupa moltissimo non per me, che ho un'età, ma per quello che sta accadendo al Paese, all'attacco che si sta portando alla nostra libertà senza che nessuno si alzi per dire che non è possibile". Lo ha detto Silvio Berlusconi alla conferenza di Forza Italia, organizzata oggi a Roma da ‘Giovane Italia'. Il Cavaliere è stato accolto dallo sventolio delle bandiere di Fi, sulle note di Azzurra libertà e dell'inno di Fi e ha parlato degli obiettivi di Forza Italia. "Vogliamo un Paese dove non ci siano giudici che usino i poteri per attaccare i nemici politici". Appena un paio di ore prima Angelino Alfano aveva presentato il suo nuovo movimento (Nuovo Centrodestra) sempre nella Capitale. "I quattro punti cardine del nostro programma sono la primazia della persona sullo Stato, la difesa dei diritti dei cittadini, l'economia sociale e di mercato, la necessità di controllore lo Stato e di mettervi un limite", ha ribadito. E poi: "La nostra missione è salvaguardare la libertà dalla sinistra e dai giudici parziali".

Immancabile l'attacco alla magistratura: "La magistratura nel 1964 ha fondato la corrente di ‘Magistratura democratica' Poi questa corrente si è divisa in due, una parte è stata nella ortodossia del Partito Comunista italiano e una parte ha scelto di stare con gli extraparlamentari. Quest'ultima parte è stata poi accusata dal Pci di avere appoggiato in una assemblea le tesi delle Brigate rosse. I magistrati di ‘Magistratura democratica' hanno pian piano preso la maggioranza anche nel Consiglio Superiore della Magistratura e tutti i colleghi, quindi, dipendono da loro. E' successo che poco a poco hanno trasformato un ordine dello Stato in un contropotere capace di mettere sotto gli altri poteri dello Stato eletti dai cittadini, il potere legislativo ed esecutivo".

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