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Benzina, ma quanto ci costi? Record storico a 1,641

Aumento sostanzioso per tutti gli impianti. Sale anche il diesel, resta stabile il Gpl. Su base territoriale, a seconda della competizione tra gli impianti, forbici di prezzo di 10 centesimi. A La Spezia va in scena una protesta a colpi di clacson.
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"Se vai a Palermo, non toccare le banane" diceva Roberto Benigni nel suo Johnny Stecchino. Con i tempi che corrono la battuta dovrebbe cambiare così: "Se vai in Italia, non toccare la benzina!". Ma quanto ci costa? E' un altro volo da record quello di oggi, un balzo di un centesimo calcolato dagli impianti della Ip, su base nazionale: siamo a 1,641 euro! Ed aumenta anche il gasolio che viaggia ad 1,523 a litro. L'ultimo aumento record si era registrato lo scorso 8 luglio.

Un aumento che arriva dopo solo quindici giorni di stasi che smuove, seppur di poco, anche la media ponderata tra tutti marchi nazionali: la benzina ci costa 1,624 a litro e il gasolio è a quota 1,507 euro. Tutte le agenzie riportano della "tregua finita", Quotidiano Energia pone l'accento su prezzi molto diversi tra loro, in base al livello di competizione e posizionamento degli impianti, su tutto il territorio. Risultato? Una forbice di ben 10/15 centesimi, a seconda di dove si trova il consumatore a far benzina, da 1,636 euro a 1,670. Sempre stando ai prezzi medi calcolati da Quotidiano Energia, in modalità servito la Eni pratica l'1,624 euro a litro mentre la Ip è a 1,636. Il diesel costa un pò meno dalla Eni e dalla Esso(1,504 euro/litro), la Ip è a 1,511 euro a litro. L'unico a restare, più o meno, stabile è il Gpl: tra lo 0,718 euro/litro di Eni allo 0,735 di Ip e Shell. Questi, invece, i prezzi medi delle no-logo: benzina a 1,547, diesel a 1,413 e Gpl a 0,715.

C'è chi non se ne sta con le mani in mano, però. A mezzogiorno è stata organizzata una protesta nazionale promossa dalla Confartigianato, dagli autotrasportatori e dai tassisti di La Spezia per dire basta all'aumento dei carburanti. Il responsabile sindacale di Confartigianato, Nicola Carozza, commenta così in una nota: "Nonostante l’accisa sia una tassa di scopo si continua a pagare oltre 19 miliardi di euro l’anno per nulla. Nella manovra appena approvata il prelievo fiscale sui carburanti previsto per l’emergenza degli sbarchi dal nord Africa è stato stabilizzato fino al 2015".

Tra le associazione che hanno aderito alla protesta ci sono anche la Federconsumatori, l'Adiconsum, la Fit-Cisl, Filt-Cgil, la Uil Trasporti, l'Anitrav, la Confesercenti, la LegaCoop Servizi e il Corriere dei Trasporti. Sarà una protesta del tutto pacifica e simbolica: a mezzogiorno tutti in strada per protestare con un semplice, ma incisivo, colpo di clacson.

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