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Covid 19

Zona gialla e arancione, quali Regioni rischiano il cambio di colore da lunedì prossimo

Aumenta il numero delle Regioni che potrebbero cambiare colore subito dopo Capodanno a causa dell’aumento dei casi Covid: Lazio e Sicilia vanno verso la zona gialla, così come Lombardia e Piemonte, mentre si avvicinano alla zona arancione province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Marche e Liguria.
A cura di Ida Artiaco
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Aumenta il numero delle Regioni italiane che subito dopo Capodanno rischiano di cambiare colore a causa dell'aumento massiccio di casi Covid-19. Oltre a Lazio e Lombardia, di cui si parla già da giorni, anche la Sicilia potrebbe passare in zona gialla da lunedì 3 gennaio. "Non siamo ancora zona gialla in Sicilia, e questo è merito della comunità, temiamo di esserlo tra qualche giorno", ha detto il presidente Nello Musumeci, aggiungendo che "ogni nostra attenzione è destinata non solo alla tutela della salute, specie dei più fragili e dei ragazzi ma anche ad evitare di bloccare il settore economico che da noi sarebbe una catastrofe. Oggi adotteremo le misure necessarie". Vediamo, allora, cosa potrebbe succedere tra qualche giorno.

I parametri per il passaggio in zona gialla e zona arancione

Al momento, come sappiamo, la maggior parte delle regioni italiane si trova in zona bianca. In fascia gialla ci sono Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Calabria, Marche e le province autonome di Trento e Bolzano. Si ricordi che passano in zona gialla le Regioni che presentano una incidenza di oltre 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti e un’occupazione dei posti letto in terapia intensiva pari al 10% e in area medica pari al 15%, mentre passano in zona arancione quelle in cui il tasso delle terapie intensive supera il 20% e contemporaneamente l’area medica supera il 30%.

Le Regioni verso la zona gialla da lunedì

Già hanno numeri da zona gialla sia il Piemonte che il Lazio. L'assessore alla Salute di quest'ultimo, Alessio D'Amato, ha fatto sapere ieri che la Regione cambierà colore all'inizio della prossima settimana aggiungendo: "Se così non sarà perché non verrà sforato il terzo parametro, allora decideremo da noi di passare in questa fascia". Il Lazio presenta infatti una incidenza pari a 383 casi ogni 100mila abitanti, e valori di occupazione dei posti letto superiori alla soglia stabilita per il passaggio in zona gialla: secondo i dati Agenas aggiornati al 27 dicembre, parliamo del 14% per le terapie intensive e del 16% per l'area non critica. Vicina alla zona gialla anche la Sicilia, come ha confermato questa mattina il presidente Musumeci: qui il tasso di occupazione delle terapie intensive ha raggiunto il 9%, ma a preoccupare è soprattutto l'area medica, con i ricoveri al 18%. Occhi puntati anche sulla Lombardia, che presenta incidenza a 746 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti e tassi di occupazione del 12% per le TI e del 15% per i reparti ordinari.

Le Regioni verso la zona arancione dopo Capodanno

Si avvicinano pericolosamente alla zona arancione in vista del Capodanno alcune Regioni e province autonome. Secondo l’ultimo monitoraggio la provincia di Trento ha le terapie intensive al 26% e l’area medica al 17%, quella di Bolzano ha terapie intensive al 19% e area medica 18%, in aumento rispetto ai giorni scorsi. Alti anche i dati della Calabria con il 13% delle intensive e 28% delle aree mediche, così come del Veneto che è rispettivamente al 17% e 18%. Per quanto riguarda le altre due regioni attualmente in zona gialla la situazione è la seguente: le Marche sono al 17% delle TI e al 21% dei posti letto in area medica e la Liguria al 18% e al 28%.

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