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Voto di scambio politico mafioso, 19 arresti: in manette anche il presidente del Foggia Calcio

Diciannove persone sono state arrestate questa mattina tra Bari, Palermo e Taranto con le accuse di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio, corruzione elettorale e scambio elettorale politico-mafioso.
A cura di Davide Falcioni
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Diciannove persone sono state arrestate questa mattina tra Bari, Palermo e Taranto con le accuse di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio, corruzione elettorale e scambio elettorale politico-mafioso: due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre gli altri 17 sono stati condotti in carcere.

L'ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia della città pugliese. L’esecuzione delle misure è stata affidata a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. L’inchiesta riguarda le ultime elezioni comunali di Bari. In carcere è finita anche Francesca Ferri, di Valenzano, capogruppo di Italia Popolare in consiglio comunale. E ai domiciliari, tra gli altri, l'imprenditore barese Nicola Canonico, attuale presidente del Foggia Calcio ed ex consigliere regionale. Nelle elezioni comunali di Bari, Canonico era il referente della lista del centrodestra in cui venne eletta la Ferri, poi passata con la maggioranza.

L'inchiesta, battezzata "Valenza", prende le mosse dalle indagini svolte per lo scioglimento del Comune di Valenzano, ed è coordinata dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero. Le ordinanze sono firmate dal gip Rossana De Cristofaro e riguardano, tra gli altri, esponenti di un clan mafioso operante a Valenzano collegato con i Parisi di Bari.

Nel corso di una conferenza stampa il procuratore aggiunto Luigi Giannella ha spiegato: "Questa ordinanza è il frutto di attività investigativa su due filoni, il primo antimafia e il secondo amministrativo che si è innestato. È stata riconosciuta dal gip l’esistenza sul territorio di Valenzano di una associazione di stampo mafioso guidata da Salvatore Buscemi che si è affiliato a Ottavio Di Cillo, uomo del clan Parisi di Bari. Il secondo filone investigativo riguarda due fenomeni che si sviluppano per tutto il 2019, partono dalle amministrative al Comune di Bari e arrivano a quelle di Valenzano, che aveva subito lo scioglimento per infiltrazione mafiosa. È stato accertato in relazione al Comune di Bari che sarebbe stata costituita una associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per la selezione e il reclutamento degli elettori in cambio di denaro, dai 25 ai 50 euro, per una candidata di una lista civica poi eletta. L’associazione sarebbe stata promossa dal compagno convivente della candidata, anche lui arrestato in carcere, che risulta avere contatti con la criminalità organizzata, e di cui risulta far parte un noto imprenditore già consigliere comunale e regionale e oggi presidente del Foggia Calcio. Altri 7 soggetti avevano il ruolo di portatori di voti".

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