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Urbino, cade sulle arnie delle api e viene attaccato: apicoltore muore, probabile shock anafilattico

Un apicoltore di 66 anni è stato trovato morto a terra dopo esser caduto su una serie di arnie api, le cosiddette casette, facendo uscire diversi sciami. È accaduto vicino ad Urbino.
A cura di Davide Falcioni
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Drammatica fatalità nel pomeriggio di oggi, 18 aprile, a Rancitella di Urbino, dove un apicoltore di 66 anni è stato trovato morto a terra dopo esser caduto su una serie di arnie api, le cosiddette casette, facendo uscire diversi sciami. A lanciare l'allarme erano stati la moglie e il figlio, preoccupati perché non lo vedevano più l'uomo tornare a casa: dopo essere usciti a controllare se gli fosse accaduto qualcosa hanno trovato il corpo intorno alle 13. Secondo le prime analisi, era già deceduto da ore. Il corpo era ancora circondato da nugoli di api: indossava ancora la tuta da apicoltore.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Urbino: due pompieri sono intervenuti già con la tuta di protezione e questo ha evitato loro conseguenze potenzialmente gravi. Infatti sono stati attaccati dalle api, ma comunque sono riusciti a recuperare il corpo del 66enne portandolo lontano per poi chiamare il 118 e i carabinieri. Uno dei due pompieri comunque è stato trasportato in ospedale perché punto più volte in un occhio: è tuttora ricoverato.

Sul posto si è poi precipitata la moglie dell'apicoltore ed ha spiegato che il marito era andato lì per togliere dei rami pericolanti che mettevano in pericolo le arnie. Evidentemente ha perso l'equilibrio, cadendo sulle arnie e causando con la fuoriuscita delle api, che lo hanno attaccato e presumibilmente ucciso. La donna ha spiegato che il marito aveva avuto in passato anche problemi cardiaci, anche se non gravi.

Quali sono le conseguenze della puntura di un'ape

La gravità della puntura di un'ape dipende dalla dose di veleno inoculato e dall'entità della precedente sensibilizzazione. Le “normali” conseguenze comprendono dolore immediato, arrossamento, gonfiore, bruciore intenso e prurito nell'area colpita, ma nei casi più gravi può svilupparsi uno shock anafilattico. Questo è caratterizzato da una riduzione della pressione arteriosa marcata e persistente, che può condurre a intorpidimento o perdita di coscienza, vertigini e arresto cardiocircolatorio.

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