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Un milione e mezzo di fan: grazie! Perché i lettori sono la nostra forza

La nostra pagina Facebook ha raggiunto il milione e mezzo di fan.
A cura di Redazione
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Un milione e mezzo di persone. Se le mettessimo tutte insieme farebbero una città più grande di Napoli o Torino. Se Fanpage fosse una rockstar i suoi fan riempirebbero 20 volte l'Olimpico o il Meazza. Se fosse un museo sarebbe gli Uffizi – o poco meno, i musei fiorentini sono visitati ogni anno da 1.7 milioni di persone -. Ma in fondo siamo solo un giornale che ogni giorno cerca di informare il suo pubblico. Il terzo giornale italiano in termini di visite che è riuscito – in un anno – a crescere del 129% fidelizzando, sempre di più, i propri lettori.

Un giornale che cerca di andare a scovare storie che gli altri media dimenticano: dal Social Forum di Tunisi alla dismissione della Biblioteca dell'Istituto per gli studi Filosofici passando per l'amianto di Bagnoli. Un giornale indipendente che non riceve finanziamenti d'alcun tipo e per questo libero di rispondere al suo unico padrone: il lettore. Il lettore è la nostra forza: grazie alle segnalazioni che riceviamo abbiamo scoperto della scolaresca in gita bloccata nella neve in Ungheria o anche solo la strana immagine di una macchina “in verticale” ai bordi della tangenziale di Napoli. Ascoltare i propri lettori significa migliorare. Ascoltare vuol dire uscire dall'idea che solo chi fa questo mestiere ha la saggezza divina per sapere cosa è interessante o meno. Ciò che interessa è quello che i lettori reputano sia interessante: perché non si può fare un giornale se non si è capaci di cogliere quali sono gli umori di un paese. Un operatore dell'informazione che scrive vivendo distaccato dalla realtà che lo circonda non fa un buon lavoro né per chi lo legge né per se stesso.

Celebrare questo milione e mezzo di fan vuol dire ringraziare tutti quelli ci seguono fedelmente ogni giorno e che ci hanno fatti essere il primo giornale d'Italia per numero di iscritti alla nostra pagina Facebook – in Europa secondi solo al The Economist -. Vuol dire ricordarsi che, ogni giorno, ci sono 1 milione mezzo di lettori a cui rendere conto delle proprie scelte, delle proprie parole.

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Un milione e mezzo di fan sulla nostra pagine Facebook ma anche un milione di lettori – circa – al giorno e 21 milioni di video visti al mese tramite la nostra piattaforma YouMedia. Nuove sezioni: come quella motori; nuove modalità di fruizione: come la nuova app per Android disponibile da qualche giorno. Infine un modo diverso di intendere e vivere l'informazione, fatta di video ma soprattutto fatta di un linguaggio mai autoreferenziale. Un linguaggio che non deve parlare agli operatori del settore ma essere volto ad informare una fetta sempre più grande di lettori.

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Un giornale che vuole vincere la sfida lanciata dalla modernità non può pensare, scrivere ed essere fruibile allo stesso modo di come era fruibile un quotidiano del XX° secolo.

Crediamo sia giusto lasciarvi con un grazie. Grazie per tutte le volte che ci leggete ma soprattutto grazie per tutte le volte che ci scrivete per criticarci o segnalarci qualcosa. Dalle vostre parole nasce un giornale migliore.

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