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Udine. Va dal medico per dimagrire, scopre che è incinta al settimo mese

La donna da un po’ di tempo aveva problemi di peso, affanno e diversi valori alterati. Così si è recata all’ospedale Santa Maria della Misericordia per fare tutti gli accertamenti del caso. La visita ha stabilito che non c’era nessun problema alimentare…
A cura di Biagio Chiariello
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Non sapeva di essere incinta, la donna che si è presentata all’ospedale di Udine per una visita in un ambulatorio di Medicina interna per quelli che credeva essere problemi di sovrappeso. In realtà stava portando avanti una gravidanza, arrivata già alla 30esima settimana. A rendere nota la notizia, attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, è stato proprio il medico che ha visitato la paziente.

Una cosa è certa, il lavoro del Medico è raramente monotono – ha scritto il dottore -. Talvolta, però, capita di dare delle notizie inaspettatamente belle. Come oggi in ambulatorio, dove da una visita per sovrappeso, dispnea, dispepsia ed alterata glicemia a digiuno, ci è capitato di diagnosticare una gravidanza di almeno 30 settimane”.

Un gesto che non è piaciuto all’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine che l’ha definito “una leggerezza anche se sicuramente compiuta a fin di bene”. La direzione generale ha invitato lo specialista in malattie metaboliche e diabetologia, a cancellare subito dai social network il post.

Come si legge sul Messaggero Veneto, la donna, oltre ai chili di troppo, da qualche tempo lamentava una respirazione difficoltosa e una alterata glicemia anche a riposo. Così ha deciso di recarsi all’ospedale Santa Maria della Misericordia per fare tutti gli accertamenti del caso. La visita ha stabilito che non c’era nessun problema di dieta o alimentare. Non soltanto era in dolce attesa, ma anche oltre la 30ma settimana di gestazione, praticamente tra il 7° e l’8° mese. Una bella notizia comunicata, come detto, dal medico, che ora rischia anche provvedimenti disciplinari. “Non di tipo punitivo – preannuncia l’azienda sanitaria –. Quanto accaduto diventerà piuttosto un’occasione per avviare un percorso di formazione finalizzato a un utilizzo corretto dei social network. In questo modo saranno così potenziate le competenze comunicative dei professionisti che spesso non conoscono quali possono essere le conseguenze di un cattivo uso dei nuovi media”.

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