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Uccise figlioletto di un anno durante una lite in famiglia: 20 anni a Niccolò Patriarchi

Uccise a coltellate il figlioletto di un anno e ferì gravemente la moglie: sono stati confermati 20 anni di carcere a Niccolò Patriarchi, il responsabile del delitto avvenuto a Scarperia (Firenze) il 17 settembre 2018.  Assolto invece dall’accusa del tentato omicidio della moglie, Annalisa Landi, che ha perso l’uso del braccio colpito dalle coltellate nel tentativo di difendere il piccolo Michele.
A cura di Angela Marino
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Uccise a coltellate il figlioletto di un anno e ferì gravemente la moglie: sono stati confermati 20 anni di carcere a Niccolò Patriarchi, il responsabile del delitto avvenuto a Scarperia (Firenze) il 17 settembre 2018.  La corte d'Assise d'Appello ha confermato la pena inflitta in primo grado, con rito abbreviato, al 34enne. L'uomo è stato assolto, invece, dall'accusa di tentato omicidio della figlia di 7 anni.

Confermata anche la condanna al pagamento delle spese legali e di una provvisionale per complessivi 190mila euro. La Procura però aveva chiesto la condanna all’ergastolo, tuttavia già in primo grado era prevalsa la seminfermità mentale, equiparata alle aggravanti dell’aver agito per futili e abietti motivi, della crudeltà e dell’aver commesso il fatto a danno di un minore e davanti all’altra figlia minorenne. I fatti risalgono all'autunno di due anni fa. Quando Patriarchi ha aggredito le vittime nel corso di una lite in famiglia. La moglie, Annalisa Landi ha tentato di proteggere fino alla fine il figlioletto, perdendo l'uso del braccio che aveva proteso per parare i colpi contro il bambino. Gli avvocati del Patriarchi avevano puntato inizialmente alla totale infermità mentale.

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