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Uccise bracciante a colpi di zappa per avergli rotto lo specchietto dell’auto: condannata a 22 anni

Anisoara Lupascu, la 42enne accusata di aver ucciso a colpi di zappa, spranga di ferro e coltello il bracciante 37enne Constantin Pinau, è stata condannata a 22 anni di carcere per omicidio.
A cura di Davide Falcioni
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Il luogo del delitto e accanto la vittima, Constantin Pinau.
Il luogo del delitto e accanto la vittima, Constantin Pinau.

Anisoara Lupascu, la quarantaduenne accusata di aver ucciso a colpi di zappa, spranga di ferro e coltello il bracciante trentasettenne Constantin Pinau, è stata condannata a 22 anni di carcere per omicidio. La sentenza è stata emessa oggi, 21 luglio, dalla Corte di assise di appello di Catania.

La donna, secondo la ricostruzione degli inquirenti e stando a quanto emerso nel corso del processo, andò insieme al marito e al figlio a vendicare l'ultimo dei tanti "affronti" subiti: la rottura dello specchietto dell'auto da parte di Pinau con cui avevano avuto svariati diverbi anche molto accesi. Il delitto sarebbe stato commesso insieme al marito Vasile Lupascu, 48 anni, e al loro figlio Vasile Vladut Lupascu, 23 anni, condannati a 30 anni nel processo celebrato con rito abbreviato.

L'imputata è stata giudicata colpevole anche di lesioni ai danni della moglie di Costantin, picchiata anche lei con dei bastoni nell'agguato in cui restò ucciso il marito. Confermata l'aggravante della premeditazione per cui la Cassazione aveva disposto, fra le altre cose, un nuovo passaggio in tribunale.

Il brutale delitto, a colpi di zappa e spranga, venne commesso l'8 luglio del 2018, a Naro, ed è avvenuto mentre Costantin, insieme alla moglie e al figlio, stava rientrando a casa dopo un battesimo. L'omicidio, come accertato dai numerosi testimoni sentiti al processo, fu preceduto da continui litigi e aggressioni reciproche fino alla rottura di uno specchietto da parte di Pinau all'auto di Vasile Vladut Lupascu.

"La donna non ha partecipato all'agguato – aveva sostenuto il legale dell'imputata, l'avvocato Diego Giarratana -, è arrivata dopo perché le avevano detto che suo figlio era stato ucciso da Pinau". Lupascu dovrà anche risarcire la vedova e i figli di Constantin Pinau che si sono costituiti parte civile con l'assistenza degli avvocati Francesco Scopelliti, Giovanni Salvaggio, Vito Cangemi e Giuseppe Riso.

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