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Uccide il figlio e si suicida, la mamma del bambino: “Claudio non era mai apparso pericoloso”

Nella notte in un’abitazione a Rivara (Torino) un uomo di 47 anni, Claudio Baima Poma, ha ucciso con una pistola il figlio di 11 anni. Poi, con la stessa arma, si è tolto la vita. Su Facebook aveva scritto un lungo post raccontando la sua depressione e rivolgendosi a Iris, la ex compagna, che non pensava potesse succedere una cosa del genere: “Se mai ho pensato che potesse fare del male a qualcuno, immaginavo ne avrebbe fatto a me. Non ad Andrea, non a nostro figlio”.
A cura di Susanna Picone
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"Non avrei mai immaginato che Claudio potesse fare del male a nostro figlio”. A dirlo, a poche ore dalll’omicidio-suicidio di Rivara (Torino), dove un uomo di 47 anni ha ucciso il figlio di 11 anni e poi si è tolto la vita, è Iris Pezzetti, la mamma del piccolo ucciso. "Se mai ho pensato che potesse fare del male a qualcuno, immaginavo ne avrebbe fatto a me. Non ad Andrea, non a nostro figlio”, le parole riportate da Repubblica della donna, che ha scoperto alle 2 di questa notte che il suo ex compagno Claudio Baima Poma aveva ucciso il loro bambino con una arma detenuta illegalmente. I due si erano lasciati lo scorso anno dopo una relazione durata 12 anni. “Altrimenti non avrei mai lasciato che Andrea stesse con lui, non avrei mai scelto di trasferirmi a due passi dalla nostra vecchia casa per non portarglielo via. Ho accettato di stare qui da sola per non allontanare Andrea da suo padre”, continua Iris, che vive a pochi metri di distanza dalla casa dell’ex compagno dove è avvenuto l’omicidio. "Ho salutato mio figlio ieri alle 18, Claudio era venuto a prenderlo perché io stamattina lavoravo e le scuole erano chiuse. Avrebbe dovuto tornare da me nel pomeriggio”, così ancora la donna, che non aveva notato nulla di strano nell’operaio. "Ci siamo accordati sugli orari, ma non ci siamo detti molto altro”.

La mamma del bambino ucciso: "Claudio un vigliacco e bastardo"

Poi, stamane, Iris ha letto quel lungo post su Facebook che Claudio Baima Poma aveva scritto rivolgendosi proprio a lei. "È un vigliacco e un bastardo – la risposta della donna -. Dà colpe a me di cose che lui non era in grado di affrontare”. La donna ha aggiunto che sapeva della depressione dell’operaio e che si era rivolto a dei medici per farsi aiutare: “In ogni caso non aveva mai dato modo di ritenerlo un uomo pericoloso, c'erano stati degli episodi, ma nemmeno con me era mai stato davvero violento". Il quotidiano Repubblica riporta anche le parole della nonna paterna del bambino, la mamma di Claudio Baima Poma: anche lei parla di gesto "inspiegabile", dice di aver visto il figlio poche ore prima del delitto, ha ammesso che l'uomo soffriva di depressione ma "non era neppure più giù" di recente. L’omicidio-suicidio è avvenuto nella notte in via Beltramo a Rivara. Nel piccolo centro dell’alto Canavese sono arrivati medici e infermieri del 118 insieme ai carabinieri della Compagnia di Venaria, ma per padre e figlio non c'era più nulla da fare.

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