Treviso. L’auto non riesce a fermarsi: travolto e ucciso don Dino Milanese

Travolto da un’auto, è morto don Dino Milanese. La comunità religiosa trevigiana piange l'84enne vicario parrocchiale nelle comunità di Sernaglia della Battaglia, Falzè di Piave e Fontigo, scomparso tragicamente domenica sera all'ospedale Ca' Foncello di Treviso a seguito delle gravi lesioni riportate dopo esser stato investito da un'auto. L’incidente si è verificato ieri sera attorno alle 19 in via Mercatelli, all’altezza di uno dei punti più pericolosi della strada che collega Pieve di Soligo a Colfosco e Susegana. L’uomo di chiesa stava ritornando al parcheggio dove aveva lasciato la propria auto quando è stato travolto dalla Citroën guidata da una donna del posto. L’automobilista, una 61enne del posto, non sarebbe riuscita a fermare la propria corsa, centrando in pieno Don Milanese che è stato sbalzato sull’asfalto. Immediati i soccorsi da parte dei presenti, che hanno poi allertato il Suem 118 di Soligo. Dopo l’arrivo dell’ambulanza, l’84enne è stato trasportato con urgenza al Ca’ Foncello di Treviso, le sue condizioni ieri sera erano ancora critiche e la prognosi riservata. Nella notte il decesso. Negativo l'alcoltest sulla donna. Nonostante la pioggia battente pare che la visibilità sulla strada era buona.
Dolore per la scomparsa di don Milanese
L'Amministrazione comunale ha partecipato al cordoglio suscitato dalla scomparsa di don Dino Milanese, che da poco più di cinque anni ricopriva in diocesi l'incarico di vicario parrocchiale nelle comunità di Sernaglia, Falzè di Piave e Fontigo. “Con l'improvvisa scomparsa di don Dino, sacerdote ma soprattutto amico che ha saputo testimoniare nella quotidianità di ogni giorno la Parola di Dio con sensibilità e profondità, il nostro paese perde un importante punto di riferimento -afferma il sindaco Mirco Villanova- la sua presenza, la sua cultura, la sua empatia e la capacità di "fare comunità" mancheranno molto ai parrocchiani e a tutta Sernaglia della Battaglia. Ci uniamo nel dolore ai suoi familiari”.