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Treviso, cagnolina morta dopo lancio da auto. Ragazza denuncia il padre: “È lui il colpevole”

Il barbaro gesto lo scorso fine settimana a Ponzano Veneto. L’uomo è stato individuato grazie alla lettura del microchip che aveva l’animale e i carabinieri di Montebelluna hanno sporto denuncia. La figlia su Instagram ha confermato tutto: “Non capisco come sia riuscito a fare una cosa del genere dopo quasi 18 anni passati con lei”.
A cura di Biagio Chiariello
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Le stories della figlia su Instagram
Le stories della figlia su Instagram

È stato individuato il proprietario della cagnolina lanciata dal finestrino di un’auto in corsa sabato 16 marzo  a Ponzano Veneto, morta dopo 24 ore di sofferenza, nonostante i soccorsi e le cure prestate dai volontari dell’Enpa. L'uomo è stato denunciato dai carabinieri e sua figlia ha confermato il tutto in una serie di storie su Instagram:

"Quella che vedete è la vera ragione per cui il mio cane è morto. Volete il nome del colpevole? Mio padre", ha scritto

"Voglio che la gente sappia – scrive la giovane trevigiana – per quello che sto affrontando ora che sono lontana da casa. Non accetto la morte di Piccola, nessuno si merita una morte del genere. Quello che chiedo è di diffondere il più possibile questa storia e che il colpevole paghi le conseguenze di aver fatto soffrire una creatura indifesa. Non capisco come sia riuscito a fare una cosa del genere dopo quasi 18 anni passati con lei".

La cagnolina Piccola era stata ritrovata agonizzante nella proprietà della cava Morganella nelle vicinanze di via Antiga Sud, dopo essere stata avvolta in un lenzuolo e gettata fuori dal finestrino della macchina in corsa. L'animale, che aveva 18 anni, era stato portato in una clinica veterinaria della zona, ma dopo poche ore è deceduto a causa dei traumi riportati.

I volontari dell'Enpa Treviso hanno voluto ricordare il cane in un messaggio che anche la figlia dell'uomo ha ricondiviso:

Riposa in pace piccolina – scrivono dall'Enpa – La rabbia per un mondo ancora pieno di persone senza cuore. La tristezza di non aver potutto dare una seconda vita che potesse essere considerata tale. Il dolore di sapere che non è il primo caso e purtroppo non sarà l'ultimo".

Per risalire ai responsabili del barbaro gesto si erano mobilitati anche i volontari dell'Ente nazionale protezione animali e il sindaco di Ponzano Veneto, Antonello Baseggio, il quale aveva lanciato un appello alla cittadinanza. L'uomo è stato individuato grazie alla lettura del microchip che aveva l'animale e i carabinieri di Montebelluna hanno sporto denuncia. Ora rischia il reato di maltrattamento di animali, aggravato.

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