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Tragedia a Lampedusa, trovati i cadaveri di due gemelli neonati su un barcone di migranti

I cadaveri di due gemellini neonati sono stati rinvenuti a bordo di un barcone di migranti in viaggio verso l’Italia dalla Tunisia. I piccoli sarebbero morti perché sottopeso.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
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Ci sono anche i cadaveri di due gemellini neonati, un maschietto e una femminuccia, su un barcone che è stato soccorso questa mattina al largo di Lampedusa dalla Guardia Costiera. I due avevamo meno di un mese.

A quanto si apprende, i piccoli sarebbero morti durante la traversata, cominciata domenica notte da Sfax, cittadina situata sulla costa orientale della Tunisia, perché sottopeso. Uno pesava 1,280 chili e l’altro appena 2 chili. I genitori hanno detto che già in erano in cura nel loro Paese ed è probabilmente per fare avere loro accesso a trattamenti migliori che avevano deciso di viaggiare verso l'Italia. Il decesso – stando a quanto è stato ricostruito dagli stessi genitori e dagli altri migranti stipati sul barcone – è avvenuto alle ore 3 di ieri, praticamente 23 ore dopo la partenza.

I cadaveri dei bambini verranno portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove già si trovano i quattro cadaveri di altri migranti recuperati ieri e quelli dei due bambini – di 10 mesi e un anno – morti ustionati a causa dell’incendio sviluppatosi sul barchino sul quale viaggiavano nei giorni scorsi.

"Fra un po' finiremo anche le bare", ha dichiarato questa mattina il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino. "Di fronte a quello che stiamo affrontando siamo totalmente disarmati, umanamente e logisticamente. Pensiamo sia necessario un commissario che si faccia carico della situazione. Come Comune rischiamo di non avere le forze", ha aggiunto.

Su quella stessa imbarcazione c'erano altre 58 persone, portate in salvo dalla guardia costiera. I migranti hanno dichiarato di essere partiti da Gambia, Guinea, Serra Leone e Costa d’Avorio. I militari della Capitaneria di porto hanno poi condotto tutti al molo Favarolo.

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