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Torino, travolge mamma e figlio in bici e scappa: caccia a pirata della strada di Ciriè

È caccia all’automobilista pirata che, al volante di una Fiat Punto, ha investito una mamma insieme al figlio di due anni e mezzo. L’incidente è avvenuto in località Devesi di Ciriè (Torino). Il piccolo è stato trasferito al Regina Margherita a causa di una frattura cranica: fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Un automobilista ha investito, nella serata di domenica 7 luglio, una mamma e il figlioletto di due anni e mezzo a Ciriè, nella città metropolitana di Torino, ed è scappato senza prestare soccorso. Mamma e figlio stavano andando in bicicletta quando sono stati investiti dal pirata della strada. Il più grave dei due feriti è il bambino: l’auto che l’ha travolto, una Fiat Punto, lo ha sbalzato sull’asfalto e il piccolo ha sbattuto violentemente la testa. Il bambino è stato trasportato in ambulanza dal 118 prima al pronto soccorso di Ciriè e, dopo i primi accertamenti, è stato poi trasferito all’ospedale Regina Margherita di Torino. Ha riportato una frattura cranica ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. Meno grave la madre, una donna di trentuno anni che ha riportato ferite lievi ed è stata portata in codice verde all’ospedale di Ciriè.

Carabinieri di Ciriè a caccia dell'automobilista pirata – Sull’accaduto, avvenuto in frazione Devesi di Ciriè all'incrocio tra via San Pietro e via della Chiesa, sono in corso le indagini dei carabinieri che sono alla ricerca del conducente dell’auto che ha investito madre e figlio. La donna, ricostruiscono le cronache locali, era in sella a una bicicletta e trasportava il figlio sul sellino posteriore quando è stata travolta dalla Punto. A quanto si apprende, in un primo momento dopo lo schianto l’automobilista ha rallentato per controllare probabilmente che la donna e il bambino fossero vivi ma poi si è allontanato senza lasciare i propri dati. Sulle sue tracce ci sono ora i carabinieri di Ciriè che hanno sequestrato i video di alcune telecamere che sorvegliano la zona e li stanno visionando.

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