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Torino, poliziotto della Digos termina il turno e si suicida in Questura: aveva 4 figli

Aveva 52 anni. Ha lasciato una lettera sulla scrivania per spiegare il gesto dietro il quale pare si nascondano motivazioni personali, probabilmente sentimentali.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva 52 anni ed era sovrintendente della Digos di Torino, l'agente trovato morto nel suo ufficio della questura di via Grattoni, angolo corso Vinzaglio, nella serata di ieri 28 novembre. Si presume che si sia trattato di un gesto volontario: il poliziotto si sarebbe sparato con la pistola d'ordinanza. A trovare il corpo sono stati i colleghi.

Questura Torino sotto choc

La porta della stanza era chiusa. Secondo una prima ipotesi l'agente potrebbe essersi suicidato dopo aver concluso il turno della notte tra sabato e domenica. Avrebbe lasciato una lettera sulla sua scrivania in cui spiega cosa lo ha spinto a quel giusto. Pare che dietro alla decisione di farla finita si nascondono motivazioni personali, probabilmente sentimentali. La questura di Torino è sotto shock: il 52enne , ormai da tanti anni in servizio alla Digos, era anche volontario della Croce Verde. Fino a pochi giorni fa era in servizio in in tribunale dove lavorava spesso seguendo le attività della Digos. Lascia quattro figli.

Prevenzione al suicidio. Numeri utili

Parlare di suicidio non è semplice. Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) oppure puoi metterti in contatto con loro attraverso la chat di Whatsapp al numero 345 036 1628 (servizio attivo tutti i giorni dalle 18 alle 21). Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero 06 77208977 (costi da piani tariffari del tuo operatore), un servizio attivo tutti i giorni dalle 13 alle 22.

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