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Torino, operaio muore schiacciato da una ruspa mentre è al lavoro in una cava

L’uomo, di 61 anni, era al lavoro in una cava a Rondissone, in provincia di Torino. Stando a quanto finora trapelato l’operaio sarebbe stato schiacciato dalla pala meccanica di una ruspa condotta da un suo collega.
A cura di Davide Falcioni
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Un bilancio pesante quello delle morti bianche di ieri: in una sola giornata hanno perso la vita quattro operai in quattro cantieri a Roma, Palermo, Carrara e sulla A3.

Un lavoratore di 61 anni ha perso la vita in una cava a Rondissone, in provincia di Torino. Carmine Surace, questo il nome dell'operaio, stava lavorando all'interno dello stabilimento della Ilc, azienda che si occupa dell'estrazione di sabbia e ghiaia quando sarebbe stato schiacciato da una pala meccanica. A dare l'allarme sono stati alcuni suoi colleghi che hanno chiamato il 118. L'operaio, nonostante un lungo tentativo di rianimazione, è deceduto.

Sul luogo della tragedia, l'ennesima di un 2018 in cui le vittime sui luoghi di lavoro sono in netto aumento rispetto agli anni scorsi, si sono recati immediatamente i carabinieri che hanno effettuato i rilievi del caso per stabilire quali possano essere state le cause dell'incidente. Stando alle prime informazioni trapelate Surace sarebbe stato travolto da una ruspa con la  pala meccanica condotta da un altro operaio dopo  aver terminato di scaricare del materiale di risulta.

L'infortunio è apparso subito a tutti come molto grave. I colleghi dell'operaio si sono affrettati a chiamare i soccorritori, che tuttavia non sono riusciti a salvare la vita al lavoratore. Sul posto è giunto il medico legale che ha espletato le procedure di rito necessarie per consentire la rimozione del cadavere. Sul luogo della tragedia, quindi, sono arrivati diversi colleghi di lavoro della vittima, avvisati di quanto era capitato. Sarà necessario attendere le prossime ore per avere chiare le cause che hanno portato la tragedia, l'ennesima, sul lavoro.

La morte di Surace è la seconda della giornata odierna: questa mattina infatti Matteo Smoilis, un ragazzo di appena 20 anni, ha perso la vita in un cantiere della Fincantieri di Monfalcone, in provincia di Gorizia: il giovane è deceduto dopo essere stato schiacciato da un masso del peso di almeno sette quintali.

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