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Torino, liceo vieta agli studenti la Dad davanti alla scuola: “Luogo inadatto alla concentrazione”

La dirigente scolastica del liceo Gioberti  di Torino Miriam Pescatore ha diffuso una circolare per vietare agli studenti di assistere alle lezioni in didattica a distanza davanti alla scuola, emulando la dodicenne Anita e i suoi amici che da giorni hanno dato vita al movimento “Schools For Future” per protestare contro la Dad.
A cura di Davide Falcioni
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Seguire le lezioni in didattica a distanza accomodandosi davanti alla scuola non deve diventare un'abitudine diffusa. È questo il senso di una circolare firmata oggi pomeriggio  dalla dirigente scolastica del liceo Gioberti  di Torino Miriam Pescatore a poche ore di distanza da un caso che ha fatto scalpore ed è avvenuto poco lontano: quello di Anita, studentessa dodicenne della scuola media Calvino di Torino che da giorni segue le lezioni online seduta sui gradini del suo istituto.

Situato a pochi metri dalla scuola media Calvino, il liceo classico e linguistico Gioberti, impegnato nella didattica a distanza, con una circolare ricorda agli allievi che “non è consentito il collegamento da luoghi diversi dalla propria abitazione quali possono essere parchi, vie cittadine, bar o ambienti di ritrovo, per ragioni di sicurezza e responsabilità” oltre “che di opportunità dal momento che luoghi di questo tipo non favoriscono le condizioni necessarie per la concentrazione e l’attenzione richiesta durante le lezioni”.

La circolare della dirigente scolastica dell'istituto Gioberti sembra voler contenere sul nascere l'esplosione del movimento "Schools For Future" ideato da Anita, studentessa 12enne di Torino che da settimane segue le lezioni in Dad con un banchetto aperto di fronte al cancello della scuola. La giovane è diventata il simbolo del movimento "Priorità alla Scuola" e nei giorni scorsi ha anche ricevuto la telefonata della ministra all’Istruzione Lucia Azzolina, che l’ha definita "ammirevole” e le ha spiegato “che farà il possibile per riaprire al più presto le scuole”. Anita, insieme a dei coetanei,  protesta contro la Dad decisa dal governo per limitare il contagio da Covid-19, seguendo le lezioni da remoto davanti al suo istituto, con tanto di sedia, banco e pc.

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