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Torino, insultato perché gay: “Frocio, levati”. E lui gli spruzza lo spray urticante

Alle 14.30 di domenica 14 novembre, in pieno centro a Torino, Tommaso Testa di 24 anni viene aggredito prima con insulti e poi fisicamente da un uomo di mezz’età, che lo ha preso di mira insieme alla donna che era con lui, perchè omosessuale. Tommaso era andato a prendere cibo cinese da asporto ed era con un amico che ha filmato l’aggressione.
A cura di Gianluca Orrù
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"Se fossi stato eterosessuale non sarebbe successo, assolutamente – racconta Tommaso Testa con le mani che gli tremano dalla rabbia e dal nervoso – anche perchè quando mi ha fermato con la macchina mi ha detto con disprezzo ‘frocio levati dalla strada' e mi parlava chiamandomi ‘amore mio' con la voce in falsetto".

Il motivo dell'aggressione? Il giubbotto verde e nero di Tommaso, che inizialmente reagisce agli insulti della coppia con indifferenza: "Mi hanno insultato per il mio giubbotto, chiamandomi finocchio e frocio, ma non ci ho dato peso e sono andato via. Poi però sono saliti in macchina e il tizio mi ha fermato, abbassando il finestrino per insultarmi ancora"

La reazione di Tommaso non è piaciuta al signore che, nel video girato dall'amico di Tommaso, viene chiamato Andrea dalla donna che era con lui. Tommaso infatti, quando la macchina si allontana, fa il gesto di sputare loro dietro e l'uomo inchioda, fa retromarcia e comincia a minacciarlo: "Guarda che ti metto la testa in mezzo alle gambe" dice a Tommaso, che però non si spaventa e non indietreggia.

Così l'uomo scende dall'auto cercando di afferrare Tommaso, che prontamente gli spruzza in faccia lo spray al peperoncino: "Ho lo spray in tasca da quando l'anno scorso sono stato rapinato – spiega – lo so che non è normale, ma lo porto sempre dietro per proteggermi, anche a causa di episodi come questo".

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Tommaso e il suo amico, grazie allo spray, riescono a fuggire ma non annotano il numero di targa. L'uomo, appena compreso che i due hanno chiamato il 112 NUE fugge con l'auto e scompare. Tommaso denuncia l'uomo per minacce e percosse e poi sceglie di esporsi con la sua faccia, il suo nome e il suo cognome: "Spero che questi siano attacchi isolati e invito tutti quelli che subiscono cose del genere a denunciare e a non farla passare liscia agli aggressori, che troppo spesso la fanno franca o non vengono puniti abbastanza duramente".

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