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Torino, crociata in centro contro i senzatetto: blocchi da un quintale per non farli dormire

Un gruppo di residenti e commercianti di Piazza Statuto, nel centro di Torino, ha piazzato dei “panettoni” di cemento da un quintale per ostacolare i senzatetto che trascorrono le notti sotto i portici, davanti a negozi e portoni dei palazzi. Sinistra Italiana: “In nome del decoro urbano ognuno ormai pensa sia possibile inventarsi nuovi Daspo fai da te”.
A cura di Davide Falcioni
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La soluzione di un piccolo gruppo di cittadini di Torino per risolvere il problema della presenza dei senzatetto nella centralissima Piazza Statuto? Trasportarci 15 dissuasori di cemento da un quintale ciascuno per impedire loro di dormire sotto i portici, davanti alle vetrine di negozi e banche o ai portoni delle case. Nel bel mezzo di una pandemia che sta avendo conseguenze drammatiche non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico, anziché richiedere l'apertura di nuovi dormitori e spazi che garantiscano un'accoglienza dignitosa alcuni torinesi hanno tentato di impedire a chi non ha una casa di passare la notte al riparo di un portico. A denunciarlo  il Presidente della Circoscrizione 1 Massimo Guerrini: "Un po’ di tempo fa rispetto al problema dei senza fissa dimora e alle segnalazioni della circoscrizione 1, un rappresentante politico della maggioranza comunale a Torino mi disse: ‘Presidente Guerrini, non si preoccupi, metteremo le fioriere là dove queste persone stazionano’. Io ricordo che avevo ipotizzato l’apporto dei servizi sociali, del volontario privato, i dormitori comunali e quando necessario l’intervento dei vigili urbani e di Amiat per le pulizie. Già le fioriere non mi sembravano una soluzione appropriata, ma i panettoni di cemento oltre a non affrontare il problema non sono certo la miglior soluzione per l’arredo urbano".

È evidente, infatti, che il tema del "decoro" urbano dovrebbe venire dopo quello della dignità delle persone. A pensarla così anche Marco Grimaldi, consigliere regionale piemontese di Sinistra Italiana: "L'importante è che queste persone senza casa, senza beni e all'addiaccio non mostrino la loro miseria vicino ai palazzi voluti da Vittorio Emanuele II e a chi ci abita? ‘Stanchi e insofferenti per la situazione insostenibile' alcuni residenti avrebbero preso l'iniziativa. Ma se davvero è andata così, bisogna chiedersi: di chi sono i portici? Solo di chi ha un lavoro e paga le tasse? Alcuni pensano che il punto sia questo. Ieri le coperte buttate, oggi i dissuasori. In nome del decoro urbano ognuno ormai pensa sia possibile inventarsi nuovi Daspo fai da te. Il Comune (che pare non abbia deciso questo intervento), si mobiliti immediatamente per rimuovere i panettoni da Piazza Statuto e mostri di ispirarsi a principi di solidarietà. Ma soprattutto convochi i residenti, li aiuti a trovare soluzioni insieme ai negozianti, agli operatori e ai senza dimora. L’unica cosa indecorosa è scambiare la povertà per la polvere e gli abiti, le coperte e il cartone per macerie".

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