188 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Test di Medicina 2024/2025

Test Medicina 2018, i candidati hanno barato? Ricerche sospette su Google durante la prova

Molti candidati che il 4 settembre scorso hanno partecipato ai test d’ingresso alla facoltà di Medicina avrebbero barato cercando le risposte su Google. È quanto sostiene uno studio legale di Palermo che ha affidato a un analista informatico una ricerca su alcune “parole chiave” cercate in rete il giorno della prova.
A cura di Susanna Picone
188 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Qualcuno ha barato durante il test di ammissione alla Facoltà di Medicina 2018? Qualche candidato potrebbe aver avuto la possibilità di cercare su google le risposte alle domande o comunque trovare il modo di farsele dare dall’esterno? A farsi questa domanda e in qualche modo quindi a sollevare il sospetto è uno studio legale di Palermo che, sulla base della segnalazione di un candidato siciliano che è rimasto escluso dalla prova, ha annunciato l'avvio di una indagine. Lo studio legale palermitano ha affidato a un analista informatico una ricerca su alcune “parole chiave” cercate in rete fra le 11 e le 12,40 dello scorso 4 settembre, ovvero quando in tutta Italia ci sono stati i test d’ingresso di Medicina. Nel corso di una conferenza stampa a Palermo sono stati illustrati i risultati di questa ricerca.

La rete dice cosa è successo durante il test d'ingresso a Medicina – L'analisi dimostrerebbe che alcune “parole chiave” contenute nelle 60 domande che sono state sottoposte ai candidati al test di Medicina avrebbero avuto dei picchi definiti “sospetti” rispetto alla media ricavata da Google. Un esempio su tutti: la parola “frattale”, contenuta in una delle domande del test d’ingresso (qui vi spieghiamo cosa significa), che ha una media di ricerca di 0,51 volte al giorno, avrebbe fatto registrare un dato pari a 63,36 ricerche, ovvero 1243 percento oltre la media giornaliera degli ultimi tre anni. Uno degli avvocati dello studio legale palermitano ha spiegato che le ricerche sospette sul web la mattina del 4 settembre scorso sarebbero state tra 700 e 1000 e sarebbero state effettuate o da candidati che hanno introdotto smartphone in aula durante il test universitario, o che hanno comunicato all’esterno con qualcuno che ha agito per loro e gli ha dato le risposte alle domande. Ovviamente durante i test universitari è vietato l'uso degli smartphone e di altri dispositivi che dovrebbero essere consegnati prima dell'inizio delle prove.

188 CONDIVISIONI
80 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views