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Etna, terremoto a Catania: crolli e feriti

Terremoto Catania, l’esperto: “Non escluse altre scosse, area ad alto rischio sismico”

La zona dell’Etna orientale, dove questa notte si è registrato un terremoto di magnitudo 4.8, è ad alta attività sismica e secondo Carmelo Monaco, direttore del Dipartimento e professore di geofisica all’Università di Catania, “ non si possono escludere altre scosse in tempi ravvicinati”. Nella zona, ricorda l’esperto, sono molti i terremoti registrati negli anni passati e tutti con le stesse caratteristiche.
A cura di Redazione
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Dopo il terremoto che ha colpito questa notte Catania non si escludono altre scosse. Ne sono convinti gli esperti che spiegano come la zona è ad alta attività sismica. La paura, quindi, è che nelle prossime ore possano esserci nuovi terremoti nella stessa area dove questa notte la terra ha tremato alle ore 3.18 con magnitudo 4.8. Nella mappa della sismicità in Sicilia, diffusa dall'Ingv si nota come l'area di Catania rischia di essere tra le più colpite dai terremoti. Ne è testimonianza l'attività vulcanica di questi giorni dell'Etna.

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"Si tratta di una zona ad alta attività sismica. Perciò non si possono escludere altre scosse in tempi ravvicinati", è quanto ha spiegato all'Adnkronos Carmelo Monaco, direttore del Dipartimento e professore di geofisica all'Università di Catania. "Siamo in presenza di una tipica attività della zona in cui periodicamente movimenti tettonici ed eruzione dell'Etna si alimentano a vicenda", ha aggiunto l'esperto. "Il tutto parte da un processo tettonico di apertura che richiama il magma la cui fuoruscita crea un disequilibrio nel sistema attivando la faglia e causando il sisma. In genere si tratta di terremoti molto superficiali che hanno la caratteristica di causare danni significativi se rapportati all'entità, ma in un raggio d'azione molto circoscritto". Secondo il direttore del Dipartimento e professore di geofisica all'Università di Catania, nella zona sono molti i terremoti registrati negli anni passati e tutti con le stesse caratteristiche. "Si tratta sempre di terremoti legati all'attività del vulcano. Una sorta di gioco tra attività vulcanica e tettonica", ha spiegato. Fenomeni simili ci sono stati per esempio nel 1875, nel 1914, nel 1919, nel 1931, nel 1984 e da ultimo nel 2002 quando il 29 ottobre in una giornata si registrarono 5 scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4.

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