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Sull’autostrada A4 il caldo deforma l’asfalto: corsie chiuse e code chilometriche

Caldo torrido e traffico in tilt sulla A4: tra Vicenza e Verona l’asfalto si deforma per le alte temperature, costringendo alla chiusura di una corsia. Code fino a 30 km, complici anche i cantieri e un incidente tra mezzi pesanti nel tratto bresciano.
A cura di Davide Falcioni
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Temperature roventi e viabilità al collasso: è lo scenario che si è presentato oggi lungo il tratto veneto dell’autostrada A4, dove il caldo eccezionale non ha risparmiato né automobilisti né infrastrutture. Nel corso della giornata, il traffico in direzione Milano ha subito pesanti rallentamenti tra le province di Vicenza e Verona, dove il manto stradale ha subito deformazioni tali da costringere le autorità alla chiusura di una corsia.

A innescare le prime code, in mattinata, è stato un incidente tra due mezzi pesanti nel tratto bresciano tra Sommacampagna e Sirmione, che ha provocato fino a 10 chilometri di incolonnamenti. Ma il peggio è arrivato nel primo pomeriggio, con una situazione ulteriormente aggravata dal caldo torrido e dalla presenza di numerosi cantieri: tra Montebello Vicentino e Sommacampagna si sono registrate code fino a 30 chilometri.

Il traffico è rimasto congestionato anche tra Soave e Verona Sud, per poi peggiorare nuovamente più a ovest, sempre in direzione Sommacampagna. Le autorità raccomandano massima prudenza, invitando gli automobilisti a evitare gli spostamenti nelle ore centrali della giornata.

Caldo e asfalto: perché la strada si deforma

Non è solo la circolazione a soffrire sotto il sole cocente, ma anche l’asfalto stesso. Il manto stradale è composto principalmente da pietrisco e bitume, una sostanza derivata dal petrolio che in condizioni normali garantisce elasticità e aderenza. Tuttavia, quando la temperatura dell’aria supera i 35°C, quella dell’asfalto può salire ben oltre i 60-70°C. A queste soglie, il bitume si ammorbidisce e perde consistenza, rendendo la superficie vulnerabile a deformazioni causate dal peso e dal passaggio continuo dei veicoli, specialmente dei mezzi pesanti. Il risultato? Avvallamenti, crepe, bolle d’aria o rigonfiamenti che compromettono la sicurezza stradale e rendono necessari interventi urgenti di manutenzione. Un fenomeno sempre più frequente con il crescere degli eventi estremi legati al cambiamento climatico.

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