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Stupro Reggio Emilia. La famiglia della 15enne: “Fuga adolescenziale si è trasformata in un calvario”

La 15enne sarebbe stata stuprata da tre compagni dopo aver saltato scuola. Uno dei giovani è stato arrestato, devono rispondere di violenza sessuale aggravata. La famiglia della vittima: “Troppo clamore”.
A cura di Biagio Chiariello
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Una fuga da scuola "tipica del periodo adolescenziale" che "invece si è trasformata in un calvario". Così la famiglia della 15enne vittima di un presunto stupro da parte dei compagni di scuola, coetanei, a Reggio Emilia: uno, arrestato, è ora ai domiciliari; altri due sono indagati a piede libero. Ieri la Procura dei minori di Bologna ha interrogato uno dei tre e in queste ore sta cercando di raccogliere più elementi possibili per ricostruire passo passo quanto accaduto lo scorso 28 gennaio. Gli investigatori, oltre alle chat su Whatsapp, stanno anche visionando dei filmati girati in quelle ore. I tre 15enni devono rispondere di violenza sessuale aggravata.

I legali del ragazzo arrestato sostengono che il rapporto fosse consenziente, adducendo il fatto che la 15enne gli aveva dato "baci lasciandogli il segno sul collo". Gli esami tossicologici rivelano però un livello altissimo di alcol nel sangue della vittima (96 milligrammi per decilitro). E sulla questione è intervenuta anche la famiglia della giovane: "Appare certo – scrive il legale – lo sfruttamento di una condizione psicologica alterata". I legali hanno già comunicato che i suoi familiari vogliono chiudersi nel riserbo con i giornalisti: lo stesso avvocato esprime "preoccupazione" a tutto tondo, "per la deriva sensazionalistica che stanno prendendo episodi di evidente gravità e sofferenza, soprattutto per i minori coinvolti e le loro famiglie". In particolare, per la ragazza di 15 anni: "È evidente che le conseguenze psicologiche per lei saranno gravi, pesanti e oggetto di un lungo percorso". Una mattinata normale che “i drammatici eventi successivi […] hanno trasformato in un calvario che l’attenzione ossessiva di questi giorni rischia di trasformare in una lunga odissea” conclude la famiglia.

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