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Stupri Rimini, nuove accuse a Butungu: avrebbe tentato di violentare un’altra ragazza

Il 20enne congolese accusato di essere il capo del gruppo responsabile degli stupri di Rimini è finito nel mirino anche per un altro episodio. Ad accusarlo uno dei fratelli marocchini in carcere.
A cura di Susanna Picone
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Guerlin Butungu, il congolese di venti anni accusato di essere il capo del gruppo che ha stuprato a Rimini una giovane turista polacca e una transessuale peruviana, avrebbe tentato di violentare anche un’altra ragazza. L’uomo – che finora ha negato gli stupri e ha accusato gli altri minorenni del gruppo – sarebbe stato chiamato in causa da uno dei fratelli marocchini per un nuovo episodio. Il ragazzo di diciassette anni avrebbe parlato di un tentativo di violenza ai danni di una ragazza della loro comitiva che sarebbe avvenuto fuori da un locale di Pesaro lo scorso luglio. In quella occasione Butungu sarebbe stato fermato dagli altri ragazzi del gruppo. Sull’episodio sono ora in corso accertamenti da parte della procura di Rimini.

Butungu riconosciuto da una coppia di Legnano – Il giovane congolese sarebbe stato inoltre riconosciuto dalla coppia di Legnano, vittima di un tentativo di violenza sempre a Rimini il 12 agosto scorso. In quell’occasione la ragazza era stata palpeggiata ma era riuscita a salvarsi da ulteriori violenze mettendosi a urlare e correre. Alla coppia era stato rubato anche un cellulare, poi ritrovato nella disponibilità del congolese insieme a quello di un’altra coppia aggredita a Rimini la notte degli stupri.

Tutti in carcere i presunti stupratori – Restano per il momento in carcere tutti i quattro presunti responsabili delle violenze sessuali commesse a Rimini nella notte tra il 25 e il 26 agosto. Nei giorni scorsi il gip Vinicio Cantarini ha convalidato l'arresto di Butungu, che è appunto considerato il leader del branco, ma che ha sostenuto di non aver partecipato alle violenze sessuali, commesse invece secondo lui dagli altri ragazzi. Nel corso dell’interrogatorio Butungu avrebbe detto di non aver abusato della turista polacca e di aver tenuto fermo il suo compagno, mentre gli altri violentavano la donna. Precedentemente l’uomo aveva negato gli stupri dicendo di essersi addormentato dopo qualche drink.

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