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Covid 19

Stretto di Messina, arriva l’ondata: oltre 60mila registrati, auto in colonna per il boom di rientri

Nel fine settimana Fanpage.it è andato al porto di Messina, ad assistere alle procedure di controllo a cui si sottopongono centinaia di persone in arrivo in Sicilia per trascorrere sull’Isola le festività natalizie. Secondo i dati della Protezione civile regionale, oltre 60mila cittadini si sono registrati sul sito Siciliacoronavirus.it per comunicare l’intenzione di mettere piede sul territorio siciliano. Le positività ai test rapidi, invece, sembrano per ora attestarsi sulla decina al giorno.
A cura di Luisa Santangelo
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I traghetti tra Villa San Giovanni e Messina scaricano in Sicilia centinaia di auto al giorno. Inizia la settimana di Natale e con essa, nuove restrizioni oppure no, gli isolani emigrati che tornano a casa per le feste si mettono in macchina e attraversano lo Stretto. Sul sito Siciliacoronavirus.it, secondo dati della Protezione civile regionale, si sono registrate oltre 60mila persone che hanno comunicato la loro intenzione di mettere piede sul territorio siciliano per le feste di Natale.

Poco distante dall'area della rada San Francesco, dove approdano le navi della Caronte & Tourist, l'ex gasometro di Messina è diventato il punto per i test rapidi per il Covid-19. Le postazioni per i tamponi drive-in sono in parte già allestite, in parte in allestimento: la vernice sulle piattaforme è ancora fresca e i medici sono schierati per accogliere chi arriva in auto. Agli sbarchi, invece, c'è un tendone per chi è salito sulla nave a piedi. "Torno da Perugia, studio lì", dice un ragazzo in attesa che gli venga praticato il tampone. C'è chi torna da Roma, da Milano, dalla Svizzera, da Firenze.

A pochi metri, il serpentone di auto si muove lentamente. I volontari della protezione civile e gli uomini del corpo forestale smistano le vetture: "Da dove venite? Vi siete registrati? Avete fatto un tampone nelle ultime 48 ore? Qui c'è il drive-in, lo potete fare qua. È gratuito, in dieci, quindici minuti avete finito". È ancora presto per avere i numeri complessivi, ma secondo chi presta servizio a Messina circa la metà degli automobilisti decide di procedere senza avere fatto il tampone. Di più i pedoni che si dirigono verso l'uscita del porto senza eseguire il test. Tra chi lo esegue, le percentuali di positività sembrano essere piuttosto basse: "Non più di dieci al giorno, per il momento, su diverse centinaia di tamponi fatti quotidianamente", dicono gli addetti ai lavori.

Il test rapido è su base volontaria: l'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in vigore dal 14 dicembre al 7 gennaio, prevede diverse opzioni per chi fa rientro sull'Isola. Dopo la registrazione sulla piattaforma, si può arrivare in Sicilia con un tampone molecolare negativo eseguito nelle 48 ore precedenti al viaggio. Oppure si può eseguire il test antigenico nei punti di accesso, e ripeterlo dopo cinque giorni. In alternativa, si può andare in un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l'obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell’Asp territorialmente competente.

Chi non segue nessuna delle precedenti procedure, come ultima ipotesi, ha l'obbligo di mettersi in isolamento fiduciario per 10 giorni, nel proprio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta oppure all’Azienda sanitaria provinciale di pertinenza.

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