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L'omicidio di Melania Rea

Stop a permessi per Parolisi, legale famiglia di Melania Rea: “Ora rivedere anche lo sconto di pena”

“Il giudice ha accolto quello che avevamo denunciato e che avevamo chiesto” ha spiegato a Fanpage.it il legale della famiglia di Melania Rea, l’avvocato Gionni dopo la sospensione dei permessi per Parolisi. L’avvocato ora è pronto a chiedere una revisione anche dei requisiti per gli sconti di pena.
A cura di Antonio Palma
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Lo stop ai permessi premio per Salvatore Parolisi “sono nell’ottica di quello che avevamo denunciato e che avevamo chiesto” e “Ora siamo pronti a chiedere al magistrato che venga rivista anche la concessione della cosiddetta liberazione anticipata”, lo ha spiegato a Fanpage.it il legale della famiglia di Melania Rea, l’avvocato Mauro Gionni, dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano per l'uomo condannato in via definitiva per l'omicidio della moglie.

Già dopo l’intervista del detenuto, che è alla base del provvedimento, la famiglia di Melania Rea aveva informato il magistrato di sorveglianza per segnalare i comportamenti di Parolisi che a loro dire erano in contrasto con i benefici concessi all’uomo e per questo il provvedimento che ha revocato tutti i 15 permessi già concessi fino a ottobre a Salvatore Parolisi, è stato accolto con soddisfazione.

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“Da quello che leggo, il magistrato ha confermato esattamente le perplessità che noi dicevamo” ha dichiarato il legale, spiegando che le questioni alla base di tutto sono due. “La prima riguarda la comprensione della condanna, cioè un detenuto in permesso premio che ha partecipato all’opera di rieducazione dovrebbe aver compreso di essere stato condannato e, pur non condividendola, rispettare la sentenza, mentre dire che è stato condannato a metà perché ha 20 anni e non l’ergastolo e quindi poca pena poca responsabilità, è una sciocchezza che denota che non ha compreso quale è il problema e l’opera di rieducazione”.

La seconda considerazione del Tribunale, secondo il legale, riguarda invece il fatto che “gli autori di reato devono manifestare il rispetto per le vittime del reato tanto più in questo caso che la vittima è sua moglie”. “Manifestare rispetto non è dire l’ho tradita perché lei dormiva con la madre” ha aggiunto, riferendosi alle parole di Parolisi che avevano scatenato subito anche la reazione del fratello di Melania Rea.

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L’ opera di rieducazione di Parolisi è assai fallace, ha lacune enormi. È fallace anche nei rispetti delle donne in generale, visto che non ha mostrato rispetto neanche nei confronti della sua amante. Quindi questa opera di presunta rieducazione, che è un requisito indispensabile per essere ammesso a permesso premio, come scrive il giudice, ha bisogno che lui approfondisca le cose e le rielabori”.

“Con quello che ha detto, Parolisi ha dimostrato che è un’opera di rieducazione che non ha mostrato gli effetti desiderati nonostante siano trascorsi diversi lustri” sostiene l’avvocato, annunciando che per gli stessi motivi la famiglia Rea è pronta a segnalare al Tribunale la mancanza dei requisiti da parte del detenuto anche per poter accedere agli sconti di pena.

“I criteri per i permessi premio sono simili a quelli che giustificano la concessione della cosiddetta liberazione anticipata. Dunque chiederemo che anche questo requisito vada rivisitato e rivisto alla prossima richiesta” ha annunciato il legale, riferendosi ai 45 giorni di sconto di pena ogni sei mesi scontati in cella. “Parolisi partecipa male e senza risultatati all’opera di rieducazione e dunque fino a quando non avrà ottenuto risultati adeguati non dovrebbe poter accedere ai benefici che lui chiede” ha concluso l’avvocato.

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